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Sport | 25 settembre 2025, 23:29

Mastini, cinquanta tiri non bastano per chiuderla prima dell'overtime: di Makinen la zampata decisiva (6-5). Vittoria per capitan Vanetti

I gialloneri contro la Valpe avevano già rimontato e dato l'idea di aver chiuso la partita sul 5-3 al 47'. C'è qualche blakout tipico del periodo, ci sono alcune incertezze del portiere Pisarenko, ma anche la certezza di avere tra le mani un gruppo forte e capace di fare male. Operazione alla spalla ok: per il capitano inizia il recupero. Il Caldaro batte il Feltre ai rigori, Aosta primo da solo. Sabato arriva il Fiemme

Mastini, cinquanta tiri non bastano per chiuderla prima dell'overtime: di Makinen la zampata decisiva (6-5). Vittoria per capitan Vanetti

Per prima cosa, davanti a tutto e tutti: questa vittoria è per capitan Vanetti, operato per ore alla spalla ma già sorridente. L'intervento è andato alla grande, ora parte la lunga riabilitazione, ma la discesa, conoscendo la caparbietà e la capacità di automotivarsi di Andrea, è già iniziata. 

Via il dente, via il dolore. Se tiri 50 volte contro le 24 della Valpe, se sei in vantaggio 5-3 al 47' dopo aver ribaltato la partita e in totale controllo e, soprattutto, se sei il Varese e dai l'idea di una superiorità offensiva schiacciante, non basta qualche errore sotto porta e qualche penalità di troppo (gli ultimi due gol che portano all'overtime arrivano con l'uomo in meno) per non ammettere che stasera su almeno due reti subite Pisarenko è sembrato incerto e spiazzato. È in particolare il 3-2 dei padroni di casa, preso su un disco messo in diagonale dalla balaustra verso la porta da Tommaso Salvai, a mandare in crisi l'ucraino, poi insicuro su trattenute, uscite con il bastone e piccole cose, prima del 5-5 incassato su rimbalzo regalato.

Detto questo, Pisarenko ha anche trovato la forza di reagire con alcune belle parate nel finale, quando il pubblico di casa ha provato a fare la differenza e il gol della vittoria della Valpe sembrava a un passo, prima di un overtime dominato dai Mastini, a segno con Makinen (doppietta e un gol fallito: buon segno) alla terza clamorosa occasione costruita per una vittoria mai così meritata, eppure sofferta senza forse sapere nemmeno perché

Noi non possiamo che stare dalla parte del portiere ucraino perché non vogliamo e non possiamo credere che non sia quello che tutti avevano "annunciato" e visto prima delle incertezze di queste prime gare in giallonero. Lo aspettiamo e lo aspetteremo, possiamo permettercelo, ma sappiamo anche che dietro di lui c'è Pippo Matonti che, come tutti sanno, non vale meno e avrà la sua chance. Ed è anche giusto che, quando Da Rin lo vorrà, accada. Aggiungiamo che queste difficoltà iniziali potrebbero consegnarci in futuro un Pisarenko davvero decisivo e che nell'hockey un portiere lo pesi nelle partite da primato: Caldaro, Aosta, Feltre. Quindi, aspettiamo fiduciosi. La squadra ci dà motivo di esserlo, visto che crea un moltitudine di azioni e occasioni ed è il segnale migliore. 

Terzo periodo Venturi insacca il pareggiol (3-3) con un disco vagante messo lì da Schina: cinismo da grande, ma lo sapevamo. È dominio Varese che trova il vantaggio con Makinen che insacca il rimbalzo di un non irreprensibile Basraoui (4-3) e Xamin a fare Xamin, apparendo, mordendo e facendo male davanti alla gabbia: è il 5-3 giallonero che pare in cassaforte al 47'. Ma l'hockey è l'hockey e, nonostante quella che appare non solo ora una superiorità ospite abbastanza netta, basta un nulla per riaccendere i 550 caldissimi spettatori di casa. Il "nulla", si fa per dire, è un tiro da fuori di Tommaso Salvai anche in questo caso apparentemente non imparabile, mentre il pareggio arriva su un netto errore - il secondo così netto della serata - del portiere di Da Rin che non trattiene un disco che Savolainen mette dentro. L'ambiente gira l'inerzia e, così, lo stesso Pisarenko nel finale evita, finalmente con un paio di ottime parate, la capitolazione dei suoi.

Secondo periodo Spiace dirlo, ma il Varese - che continua a tirare di più, come sempre, e passa pure in vantaggio con un Bastille che orchestra un'azione deliziosa sbilanciando mezza Valpe pre servire uno spettacolo di disco che Terzago può solo insaccare per il 2-1 - commette due errori decisivi, uno facendosi superare a metà pista e lasciando scendere Savolainen indisturbato che piomba davanti alla porta da destra mettendo nell'angolo alto opposto (2-2), e l'altro dopo appena 26 secondi con un rasoterra quasi dalla balaustra di Tommaso Salvai che era apparso un appoggio più che un tiro ma che sorprende colpevolmente Pisarenko. Un gol così al Varese magari una volta su cento può capitare di essere preso, ma anche no. Soprattutto perché da quel momento il 31 giallonero, evidentemente scosso, non si sente tranquillo e non lascia sicuri. Se non bastassero questi due esiziali blackout, c'è anche un gol fallito da Makinen uno contro zero e una penalità evitabilissima di Perino. Episodi: quelli che fanno la differenza a favore della Valpe, comunque leonina.

Primo periodo Bella partita, con la Valpe che parte in quarta e lascia sul posto i Mastini, passa con Vaccarino dimenticato davanti alla gabbia che trafigge l'incolpevole Pisarenko e, pochi secondi dopo, ha la clamorosa occasione del raddoppio sempre dell'autore del gol che da dietro la blu spedisce sul legno della porta giallonera alla destra del portiere. Piroso servito da Marcello Borghi trova il pari con un proiettile da posizione centrale e, da lì in poi, è il Varese - che fin lì aveva subito la velocità della Valpe - a costruire almeno tre ottime occasioni, ma c'è anche Pisarenko che, pur subendo la metà dei tiri di Basraoui, si esalta su conclusioni probabilmente più insidiose (da urlo una parata di gambale). Più opportunità giallonere, ma ci sono il palo e almeno due interventi del portiere ucraino a far pensare che l'1-1 sia giusto.

Linee e assenze: mancano Michael Mazzacane e naturalmente Vanetti, ma rientro Pietro Borghi. Confermate le linee della vittoria sul Fassa: al posto di Michael Mazzacane, in terza con Xamin e Venturi c'è Fornasetti.

Valpellice-Varese 5-6 (1-1, 2-1, 2-3, 0-1)
Reti: 5'57" Vaccarino 1-0, 9'04" Piroso (M.Borghi, Tilaro) 1-1; 22'11" Terzago (Bastille, Makinen) 1-2, 25'46" Savolainen (Piccoli) 2-2, 26'12" T.Salvai (Payra, Vuorio) 3-2; 42'50" Venturi (Schina) 3-3, 45'11" Makinen (Perino, Bastille) 3-4, 46'29" Xamin (Venturi, Allevato) 3-5, 47'38" T.Salvai (Payra, Vuorio) in sup. 4-5, 51'23" Savolainen (Vuorio, Payra) in sup. 5-5; 62'19" Makinen (Schina, Terzago) 5-6
Valpellice: Basraoui (Micheletti); Payra, Giordano, Vuorio, T.Salvai, Pozzi; Chiabrando, De Biasio, Savolainen, F.Salvai, Long; Leger, Sibille, Liubimov, Vaccarino, Solaro; Ricca, Piccoli. Coach: Dino Grossi.
Varese: Pysarenko (F.Matonti); Schina, Re, Piroso, M.Borghi, Tilaro; Makinen, Crivellari, Perino, Terzago, Bastille; Bertin, E.Mazzacane, Venturi, Fornasetti, Xamin; M.Matonti, Allevato, P.Borghi, Peterson. Coach: Massimo Da Rin. 
Arbitri: Simone Lega, Willy Vinicio Volcan (Davide Magliano, Luca Tortia)
Note - Titi Val 24, Var 50. Penalità Val 14', Var 14'. Spettatori: 550.

IHL - Seconda giornata
Fassa-Bressanone 5-2, Dobbiaco-Appiano 0-7, Valpellice-Varese 5-6 all'overtime, Fiemme-Alleghe 5-4, Pergine-Aosta 2-5, Caldaro-Feltre 5-4 ai rigori.

Terza giornata
Sabato 27: Varese-Fiemme (18.30: gli under 16 entrano con 3 euro; clicca qui per i biglietti), Feltre-Dobbiaco (19.30), Appiano-Pergine (19.30), Aosta-Caldaro (20), Alleghe-Bressanone (20.30), Valpellice-Fassa (20.30).

Classifica
Aosta 6. Varese, Caldaro 5. Feltre 4. Appiano, Fiemme, Alleghe, Fassa, Bressanone 3. Valpellice 1. Dobbiaco, Pergine e Bressanone 0.

Andrea Confalonieri

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