Il Nazionale

Cronaca | 14 luglio 2025, 13:04

Scontri tra ultras a Genova: dieci misure cautelari per resistenza aggravata a pubblico ufficiale

Colpiti tifosi genoani e doriani coinvolti nei gravi disordini del derby di Coppa Italia e dell’assalto al pullman della Sampdoria. Un indagato irreperibile, altri sei già arrestati nei mesi scorsi

Scontri tra ultras a Genova: dieci misure cautelari per resistenza aggravata a pubblico ufficiale

Sono dieci le misure cautelari combinate dalla Procura della Repubblica di Genova nei confronti di altrettanti tifosi di Genoa e Sampdoria coinvolti nei gravi disordini del derby di Coppa Italia. 

Nella mattina di oggi, la Polizia di Stato ha eseguito le misure nei confronti degli indagati, accusati  a vario titolo di resistenza aggravata a pubblico ufficiale, con l’aggravante dell’uso di armi e del travisamento. L’ordinanza è stata emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Genova, su richiesta della Procura della Repubblica.

Le misure sono il risultato di un’indagine capillare avviata dalla DIGOS della Questura di Genova, con il coordinamento della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, e che ha preso in esame due episodi precisi: il derby di Coppa Italia del 25 settembre 2024, sfociato in violenze nei pressi dello stadio, e il tentato assalto al pullman della squadra della Sampdoria lo scorso 29 marzo, al termine della partita contro il Frosinone. In entrambi i casi, le forze dell’ordine si sono trovate ad affrontare gruppi organizzati di soggetti armati di bastoni, bottiglie e altri oggetti contundenti, con il volto coperto per evitare di essere identificati.

Il lavoro investigativo, definito dagli inquirenti “particolarmente complesso”, ha coinvolto l’analisi di ore di filmati provenienti da telecamere pubbliche e private, incrociati con le riprese effettuate dalla Polizia Scientifica. Nonostante i tentativi di occultamento, gli agenti sono riusciti a risalire all’identità dei responsabili, appartenenti a frange del tifo organizzato genoano e doriano. Alcuni di loro risultano già colpiti da precedenti daspo e provvedimenti analoghi. Un undicesimo tifoso, per ora irreperibile, è tuttora ricercato.

Il Giudice ha disposto per uno degli indagati la custodia cautelare in carcere, per altri cinque gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, e per i restanti quattro l’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria. Secondo gli inquirenti, la reiterazione delle condotte violente – in particolare nel secondo episodio, quello dell’assalto al pullman – ha avuto un peso determinante nell’aggravare la posizione degli imputati.

I provvedimenti odierni si aggiungono a un bilancio già corposo maturato nei mesi scorsi: sei arresti in flagranza differita, due in flagranza, tredici denunce a piede libero, cinque allontanamenti dal territorio nazionale per motivi di ordine pubblico e numerosi daspo emessi nei confronti di tifosi italiani e stranieri, tra cui anche supporters marsigliesi.

La posizione degli indagati è ora al vaglio della Divisione Anticrimine della Questura, che valuterà l’applicazione di ulteriori misure di prevenzione personali. La Procura ribadisce che il procedimento penale è ancora in corso e che, in base al principio costituzionale della presunzione di innocenza, tutti gli indagati devono essere considerati tali fino a sentenza definitiva.

L’inchiesta conferma la determinazione delle forze dell’ordine a contrastare con fermezza ogni forma di violenza legata al mondo del calcio, in particolare quando essa si manifesta in forma organizzata e pianificata.

Redazione

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