Il Nazionale

Cronaca | 24 maggio 2025, 15:00

Dalle mani della criminalità all'aiuto a quei giovani che cercano di diventare autonomi: nuova vita per lo stabile di via Bardonecchia 48

Sarà dedicato a Gianluca Congiusta nel ventennale della morte, vittima innocente di mafia. L'iniziativa ha visto coinvolti i ragazzi della scuola edile e Libera. La vicesindaca Favaro: "Un'inaugurazione che arriva proprio il giorno successivo alla commemorazione della strage di Capaci".

Dalle mani della criminalità all'aiuto a quei giovani che cercano di diventare autonomi: nuova vita per lo stabile di via Bardonecchia 48

Era un bene in mano alla criminalità, ma adesso è pronto a vivere una nuova vita, al servizio della società. Si tratta di un appartamento all'interno dell'edificio che si trova in via Bardonecchia 48 e che adesso sarà dato in concessione a una cooperativa, dopo i lavori di ristrutturazione condotti dai ragazzi della scuola edile.

Un giorno significativo
L'inaugurazione si è tenuta in queste ore, alla presenza tra gli altri della vicesindaca Michela Favaro. "Siamo molto contenti di un'inaugurazione che arriva proprio il giorno dopo il ricordo della strage di Capaci e della giornata della Legalità. Questo spazio è stato confiscato alla criminalità organizzata ed è dedicato a Gianluca Congiusta, nel ventennale della sua morte, vittima innocente di mafia". Congiusta aveva 31 anni quando fu ucciso dalla mafia a Siderno, in provincia di Reggio Calabria.

Nell'iniziativa è stata coinvolta Libera per un percorso di formazione alla legalità per i ragazzi della scuola edile che hanno ristrutturato questo spazio: "Nel loro tirocinio formativo hanno potuto apprendere la storia e l'esempio di Congiusta. Qui ci sarà la possibilità di accogliere giovani adulti in cerca di autonomia attraverso un progetto sociale della cooperativa La Tenda", conclude Favaro.

Presente anche Jacopo Rosatelli, assessore alle politiche sociali. “Siamo sempre orgogliosi di poter restituire alla collettività un bene confiscato, trasformato in un luogo in cui poter dare nuove opportunità a chi ha fatto più difficoltà nella vita. Una seconda vita per il bene e una nuova opportunità per le persone. Un percorso che a Torino è anche occasione educativa per altri giovani che partecipano alla sua realizzazione. La scelta dell’intitolazione di un bene è sempre importante perché collega il bene ad una storia vera che va mantenuta viva nella memoria collettiva. Le vittime innocenti di mafia, oltre 1100, sono troppo spesso dimenticate. In questo modo ci impegniamo a mantenere vivo il ricordo di Gianluca, un ragazzo ucciso quando era poco più grande di chi abiterà questa casa per il solo fatto di essere venuto a conoscenza di fatti di cui non doveva sapere”.

La cooperativa sarà la regista del progetto “AccompagnaTO”, che prevede l'accompagnamento di 4 giovani adulti nel loro percorso di emancipazione, tramite la metodologia dell’Housing First. Il progetto “AccompagnaTO” nasce per rispondere ai bisogni e desideri espressi dai neomaggiorenni stranieri.

Un cammino di riutilizzo
Il progetto di riutilizzo del bene, sostenuto in parte con il contributo della Regione e in parte con le risorse della Città, ha coinvolto attivamente il terzo settore e i cittadini in tutte le sue fasi compresa quella della ristrutturazione. Infatti il bene è stato ristrutturato grazie all’intervento degli studenti della Scuola Edile FSC di Torino che ha realizzato un cantiere scuola nell’immobile provvedendo al ripristino degli ambienti. L’appartamento è ubicato al piano terreno del palazzo ed è composto da 4,5 vani, oltre a cantina pertinenziale per una superficie di circa 85 metri quadri.

Massimiliano Sciullo

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