Il Museo Egizio, le Panche, la Tesoriera, il bubble store, il Toro, via Pinelli, scuola Anna Frank. Sono questi, e molti altri, i luoghi del cuore di Torino per i visitatori del Salone. A raccoglierli, scritti sui post-it e attaccati sulla mappa, è l'editrice Graphot, specializzata in libri sulla città e sulla storia locale, come le serie "Stories" o "Borghi di Torino", che raccontano i quartieri. Nel suo stand - nel secondo padiglione - ha predisposto uno spazio dove poter scrivere su dei post-it il proprio posto preferito della città e appenderlo sulla mappa. Anche il Sindaco Stefano Lo Russo ha attaccato il suo: il Parco del Valentino. L'occasione è il libro "Torino vista da vicino" dell'autore Simone Schiavi, che ha raccolto più di sessanta cartoline degli anni '50 e le ha ingrandite, analizzate, spiegate, osservate, per cogliere il cambiamento della città.
Dalle foto ai disegni: una seconda parete raccoglie invece tutto ciò che viene in mente pensando a Torino, e direttamente allo stand l'illustratore Simone Mostacci le ha realizzate sul momento con i suoi acquerelli. Le risposte sono le più disparate, con il cibo che la fa da padrone: i Cri cri, il bunet, il Gianduiotto, il vitello tonnato, il Punt e Mes. Ma anche il tram giallo, il Parco Dora, Corso Belgio, il Museo Egizio, il fungo di Corso Telesia, il Campus Einaudi, Superga, i Murazzi e i turet.
Queste illustrazioni si aggiungono a quelle già realizzate da Simone per Graphot e che, oltre a essere stampate su cartoline e taccuini in vendita, decorano lo stand al Salone del Libro. Le immagini di Superga, della Mole, della Gran Madre, di Porta Palazzo e del Monte dei Cappuccini, in bella vista sul corridoio del secondo padiglione, ricordano così a tutti i visitatori che il Salone sarà anche Internazionale, ma prima di tutto è di Torino.
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