Dopo le code della prima mattina, taglio del nastro per la 37esima edizione del Salone del Libro di Torino che da oggi fino al 19 maggio animerà le sale del Lingotto Fiere e dell’Oval.
“Dall’inizio dell’anno questo è l’evento più grande d’Europa legato ai libri. Ha un impatto importante non solo sulla città - dichiara Silvio Viale Presidente Associazione Torino, la città del Libro aprendo ufficialmente la kermesse - Credo che questo fervore culturale sia basato su due pilastri. Il primo grande è la grande adesione al mercato. Siamo attenti a tutto ciò che accade sul mercato dei piccoli e medi editori e veniamo loro incontro con prezzi accessibili. L’altro pilastro è la promozione della lettura tra i giovani”.
Libro ponte tra generazioni e pensieri
"Il libro può essere ponte tra generazioni e pensieri - ha commentato il sindaco Stefano Lo Russo - Certo, il Salone è un motore economico, accoglie ogni anno migliaia di visitatori, editori, autori, professionisti del settore, genera lavoro, riempie i ristoranti e crea opportunità per i giovani, le imprese, il territorio. Ma il salone è molto più di una fiera: è un rito civile, un atto di fiducia collettivo nella cultura. Oggi a Torino celebriamo il libro come strumento insostituibile di circolazione delle idee. Il libro dà voce a chi non ne ha, il Salone è presidio di democrazia. Poi ci sono i giovani: nell'era dell'intelligenza artificiale e dei social, saranno migliaia e migliaia i ragazzi che affolleranno i padiglioni con curiosità. Però non possiamo fingere che tutto sia scontato: viviamo tempi duri segnati da violenza, ingiustizie e soprusi. Un'invasione militare di uno stato libero e sovrano come l'Ucraina ci ha riportati indietro di decenni. Gli attacchi criminali del 7 ottobre hanno segnato una ferita profonda in Israele. E ogni giorno a Gaza continuiamo a assistere a sofferenza indicibili che ci interrogano nel profondo delle nostre coscienze. Oggi da Torino vogliamo lanciare un messaggio chiaro: non c'è cultura senza giustizia e non c'è pace senza verità".
"La parola è libertà d’espressione"
“Oggi abbiamo 137 mila metri quadri di parole che ci abbracceranno. Il tema della leggerezza è in realtà profondo. Chi ha paura della parola? La parola è ciò che ci consente di tradurre il nostro pensiero, ci consente di arrivare al dialogo. Quando la parola è garantita vuol dire che è garantita la libertà di pensiero e quindi la libertà. La parola è libertà d’espressione. Oggi celebriamo la parola che significa libertà e crescita“: così Elena Chiorino, Vice presidente della Regione Piemonte.
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