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Politica | 12 maggio 2025, 14:33

Elezioni comunali, a Palazzo Ducale il primo confronto senza copione tra i sette candidati sindaco: Salis lancia lo sport per la terza età, Piciocchi si espone sui depositi chimici

Per la prima volta tutti i contendenti seduti allo stesso tavolo per un faccia a faccia non preconfezionato. Toscano propone un gemellaggio con Gaza, a Gualco e Marras il merito di aver riportato alla luce l’inchiesta per corruzione che ha travolto la Liguria un anno fa

Elezioni comunali, a Palazzo Ducale il primo confronto senza copione tra i sette candidati sindaco: Salis lancia lo sport per la terza età, Piciocchi si espone sui depositi chimici

Il dibattito organizzato dal Secolo XIX a Palazzo Ducale tra i candidati alla carica di sindaco di Genova ha portato in dote due fattori del tutto inediti già prima del suo inizio: c’erano tutti e sette i candidati e, soprattutto, nessuno di loro ha ricevuto le domande in anticipo. Solo un’indicazione sui macrotemi che si sarebbero toccati durante il confronto, ma nessuna anticipazione. Di fatto, quindi, si è trattato del primo vero confronto tra i contendenti che, invece, fino a ora avevano condiviso il palco solo per rispondere a domande preconfezionate portate pronte da casa.

Dai rifiuti alle infrastrutture, dall’ambiente al sociale, con le immancabili ‘fiammate’ da parte degli outsider che cercano spazio tra i due principali avversari Silvia Salis (centrosinistra) e Pietro Piciocchi (centrodestra).
Pochi gli elementi di novità. Piciocchi si è esposto sul destino dei depositi chimici di Multedo, parlando della necessità di un “approccio scientifico e non emotivo o ideologico” e dicendosi “non innamorato dell’ipotesi Ponte Somalia”. Per il candidato del centrodestra “il porto è polifunzionale e non possiamo pensare che non abbia questa funzione” e ha concluso: “Lavoreremo insieme ai cittadini di Sampierdarena per mitigare l’insediamento, ma l’amministrazione deve prendere delle decisioni”.

Salis, per contro, ha portato al tavolo la novità della “sportivizzazione della terza età” con “attività di basso impatto che possano portare a un decadimento più lento e una socialità maggiore”.
Da Salis anche una presa di posizione sul futuro delle aree di Acciaierie d’Italia a Cornigliano: “Per noi devono rimanere a vocazione industriale, stanno vivendo un momento di transizione, stiamo aspettando il piano industriale per capire che investimento vogliono fare sull’acciaio zincato e sulla banda stagnata e come inciderà sulle aree. Sulle restanti, laddove ce ne fossero, bisogna rimanere a vocazione industriale con industria sostenibile che generi lavoro di qualità sul territorio”.

Pochi gli altri spunti degni di nota da parte di Salis e Piciocchi che, per il resto, si sono espressi su tante tematiche già ampiamente macinate dalla campagna elettorale come i rifiuti, il trasporto pubblico, gli asili nido e tanto altro di già sentito.

Tra gli altri cinque candidati, Mattia Crucioli (Uniti per la Costituzione) ha riportato in discussione i suoi argomenti-bandiera come il ‘no’ al termovalorizzatore e i tanti riferimenti ai conflitti in corso, riservando anche un’apertura di massima all’eventuale parziale demolizione della Sopraelevata (dalla fiera al porto antico) in favore del tunnel subportuale.
Raffaella Gualco (Genova Unita) ha avuto il merito, insieme ad Antonella Marras (Sinistra Alternativa), di portare a Palazzo Ducale il grande elefante nella stanza che in molti fanno finta di non vedere: l’inchiesta corruzione che ha portato alla caduta dell’amministrazione regionale di Giovanni Toti, alla successiva elezione di Marco Bucci in piazza De Ferrari e, di conseguenza, alle elezioni che daranno a Genova un nuovo sindaco.

Marras ha scelto inoltre di usare parte del proprio tempo per ricordare le tragedie del mare, i migranti morti e le decine di migliaia di vittime nella Striscia di Gaza, mentre Francesco Toscano (Democrazia Sovrana e Popolare) è arrivato a proporre per Genova un gemellaggio con Gaza e con San Pietroburgo. Un Toscano che, inevitabilmente, paga una scarsa conoscenza del territorio (è di Gioia Tauro) alla quale sopperisce portando in chiave locale temi nazionali e internazionali a lui cari come la lotta al neoliberismo e al mainstream europeo.
Estensione della gratuità dei mezzi pubblici anche alle famiglie in difficoltà economiche e ai disabili e un ritorno dei centri sociali per anziani e giovani, infine, sono stati gli spunti maggiormente identificativi per Cinzia Ronzitti (Partito Comunista dei Lavoratori).

Un faccia a faccia esteso e completo che, davanti a un pubblico nemmeno così numeroso (ma erano pur sempre le 11 del mattino…), per la prima volta ha portato i candidati a esporsi, uscendo dai binari di quei fogli letti davanti alle platee dei primi incontri pubblici.

Pietro Zampedroni

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