Si è svolto ieri, domenica 4 maggio, in una gremita piazza San Secondo ad Asti, il secondo appuntamento ufficiale dei festeggiamenti patronali 2025: la tradizionale Sbandierata del Santo. Un evento che, anno dopo anno, si conferma come un momento simbolico e prezioso, interamente dedicato ai più giovani.
A differenza del più noto Palio degli Sbandieratori, in programma sabato 10 maggio in Piazza Alfieri, quello di ieri è stato un pomeriggio pensato per le nuove generazioni: bambini e ragazzi dei vari rioni, borghi e comuni che fanno parte del mondo del Palio. Con i loro volti emozionati e fieri, hanno sfilato e si sono esibiti portando in alto i colori delle rispettive appartenenze, con qualche comprensibile incertezza ma con grande entusiasmo e passione.
Sono proprio loro, le giovani leve, a rappresentare il futuro della manifestazione, che quest'anno compie 750 anni. E la Sbandierata del Santo diventa per molti il primo vero battesimo con l’arte della bandiera e della musica, un'esperienza che lascia il segno e rafforza lo spirito di appartenenza.
Quindici i gruppi partecipanti, un numero significativo e vicino a quello dei diciassette che si contenderanno il Palio degli Sbandieratori. La manifestazione, non competitiva, ha messo al centro la condivisione, l’impegno e la crescita.
A concludere la giornata, la consegna degli attestati a ogni gruppo da parte dell’assessore al Palio Riccardo Origlia, del Capitano del Palio Gian Battista Filippone – affiancato dal suo gruppo – e del Presidente del Collegio dei Rettori, Pier Paolo Squillia.
Nonostante il cielo parzialmente nuvoloso e una brezza che ha reso più difficili alcune esibizioni, i giovani sbandieratori e musici hanno dato prova di talento e dedizione, regalando alla città un assaggio promettente del Palio di domani.
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