“Se il marchio può essere utile alla città di Sanremo sono pronto a trasferirne la proprietà. Nessuna intenzione di essere sleale con una città che mi ha accolto e mi ha permesso di realizzare miei progetti”. Sono le parole di Vincenzo Russolillo, patron della ‘Gruppo Eventi’, società che da 20 ani organizza ‘Casa Sanremo’ al Palafiori, ma che dal 2020 si occupa anche di ‘Tra palco e città’ in occasione del Festival della Canzone.
Russolillo è intervenuto dopo la notizia, pubblicata dal nostro giornale, relativa alla sua registrazione del marchio ‘FestivalDellaMusicaItaliana’, per il quale il Comune aveva da poco iniziato le pratiche per acquisirlo. “Tutto nasce a fine Festival – prosegue Russolillo -. A Marzo con le prime notizie sulla possibilità che la manifestazione potesse essere spostata ed abbiamo pensato subito a pensare ad una nuova formula di ‘Casa Sanremo’ che fosse meno caratterizzata nel nome e che potesse essere adattata ad ogni città in cui il festival si fosse spostato. Da questo nasce il marchio ‘Casa della Musica Italiana’. Lo abbiamo depositato ed al momento del deposito nelle verifiche abbiamo appurato che il marchio ‘Festival della Musica Italiana’ era libero da vincoli di registrazione e lo abbiamo fatto noi”.
“Nessun retro pensiero – termina Russolillo - noi siamo a Sanremo per fare quello che abbiamo sempre fatto e non abbiamo nessuna ambizione diversa sul Festival. Riteniamo che su questa vicenda gli attori siano altri e se il marchio dovesse esserci assegnato e fosse utile per raggiungere una soluzione sulla questione festival, lo rimettiamo volentieri. Se qualcuno ci ha visto qualcosa di diverso ci dispiace. Noi abbiamo solo guardato con un po’ di anticipo gli scenari possibili che riguardavano il nostro evento. Nulla in più”.
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