È in attesa della relazione dei vigili del fuoco e molto probabilmente firmerà un'ordinanza il sindaco Luigi Pierfederici.
A due giorni dall'incendio che si è verificato nell'ex hotel La Vela di via Nicolò Sardi a Varazze il primo cittadino varazzino attende l'esito delle verifiche effettuate dai pompieri dopo il rogo che si era verificato nell'ex struttura alberghiera abbandonata da tempo e soggetta a critiche da parte dei residenti a causa dello stato di degrado a due passi dalla stazione ferroviaria.
Le fiamme erano scoppiate al primo piano della struttura abbandonata, generando una densa colonna di fumo.
Sul erano sono intervenuti tempestivamente i Vigili del Fuoco di Varazze, supportati dalle squadre provenienti da Savona con l'autobotte e l'autoscala. Fortunatamente, non si erano registrano feriti.
Data la vicinanza dell’ex hotel alla ferrovia, le autorità avevano bloccato temporaneamente il transito dei treni sulla linea Ventimiglia - Genova per motivi di sicurezza.
"Sono in attesa di conoscere gli esiti delle verifiche dei vigili del fuoco per poi prendere adempimenti con un'ordinanza di messa in sicurezza da parte del proprietario - spiega Pierfederici - Gli immobili vuoti sono 'appetibili' ai clochard, non è semplice infatti tenere in gestione un patrimonio quando è vuoto soprattutto vicino alla stazione".
"Risulta complicato gestirlo quando viene tutto sigillato e poi vengono rotti i vetri per entrare. I proprietari hanno sempre cercato di fare in modo di rendere i locali inaccessibili" ha continuato il Sindaco. Dell'incendio è stata informata anche la Procura di Savona.
Nel 2020 un tentato sequestro all'interno dell'ex hotel era stato sventato dalla squadra mobile della polizia.
L'associazione a delinquere, aveva contattato un facoltoso imprenditore genovese operativo nel mondo dei catering con la scusa di effettuare un sopralluogo nell'hotel per un ricevimento, non reale, che si sarebbe dovuto svolgere nel marzo del 2021. In realtà in una delle stanze dell’hotel era stato progettato di rinchiudere l’uomo con lo scopo di farsi consegnare, anche con violenza fisica, un’ingente somma di denaro, in cambio della libertà.
L'uomo però, con la scusa di un atto preventivo di controllo da parte della Polizia nell'ambito del monitoraggio anti Covid, era stato intercettato e fermato per essere quindi sostituito da un poliziotto della squadra mobile che si era recato nell'albergo varazzino facendo scattare il piano dei criminali e delle forze dell'ordine, in grado così di cogliere sul fatto gli indagati e procedere agli arresti. Da lì l'arresto di 6 persone.
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