Confermato l'anticipo della 500 ibrida (al 2025), per Mirafiori, mentre Maserati dovrebbe godere di maggiore autonomia all'interno del Gruppo (per cercare sinergie e crescita del brand), ma senza alcuna ipotesi di vendita. Sono queste le due "ricadute" torinesi dell'incontro che il ceo di Stellants, Carlos Tavares, ha avuto oggi a Roma, alla presenza dei sindacati di Associazione quadri, Fismic Confsal e Uglm.
500 Ibrida e Maserati
Nella sede capitolina di Stellantis&You, il manager portoghese ha confermato gli obiettivi fissati nel piano industriale 2030. Tra i progetti principali, è prevista proprio l’introduzione di versioni ibride su tutti i modelli della gamma, con l’anticipo della produzione della 500ibrida a Mirafiori (la data, che si rincorre ormai da tempo, è quella della seconda metà del 2025). E all'interno di questi programmi, anche Maserati - che Torino "condivide" con Modena - andrà incontro a un futuro di maggiore autonomia, proprio per cercare nuove sinergie. Senza che questo possa aprire a scenari di vendita, è stato chiarito.
Rinaudo: "Segnali importanti, ma restano le difficoltà"
“Positive le notizie che arrivano da Roma per lo stabilimento di Mirafiori, con Stellantis che oltre a tutti i nuovi progetti messi in campo nell’ultimo periodo, nel quale ha investito ingenti risorse, ha annunciato l’anticipo della produzione della 500 ibrida - dice Il segretario Fismic Confsal di Torino, Sara Rinaudo -. Mirafiori resta dunque centrale nei piani industriali di Stellantis, un segnale importante per i lavoratori e per il futuro dell’automotive in Piemonte, ma riteniamo sia anche essenziale l’arrivo di un nuovo modello per aiutare il sito”.
“Siamo consapevoli, tuttavia, che il 2025 sarà un anno cruciale e impegnativo, soprattutto in relazione alla transizione energetica - aggiunge -. È indispensabile che tutte le parti sociali agiscano con, responsabilità e lungimiranza per creare le condizioni che permettano all’azienda di affrontare questo difficile passaggio".
Lo sciopero del 18 ottobre (e la spaccatura sindacale)
Intanto, si avvicina o sciopero del 18 ottobre: un momento che, dopo l'unitarietà delle proteste degli scorsi mesi, ora ha visto una nuova spaccatura tra Fim, Fiom e Uilm (che a Roma sfileranno da sole) e le altre sigle metalmeccaniche. Una strategia che non ha mancato di destare malumori, soprattutto in ambienti torinesi, dove invece le distanze tra le sigle appaiono meno marcate. Ciò nonostante, proprio il 18 ottobre i sindacati non coinvolti a Roma daranno vita a proteste di fronte alle prefetture di diverse città. E Torino non fa eccezione: “Siamo fiduciosi nel percorso intrapreso, ma le difficoltà restano. Lo sciopero del 18 ottobre a Torino è confermato, in quanto riguarda l'intero settore automotive, che attraversa una crisi profonda e necessita di interventi urgenti. Non è più tempo di rinvii, servono proposte e soluzioni concrete da parte delle istituzioni, per tutelare non solo i lavoratori, ma anche l’intero comparto industriale. Il 18 ottobre, i segretari generali saranno qui con noi a Torino, e speriamo che questo sciopero smobiliti l’opinione pubblica e che rappresenti il primo passo verso una ripresa solida per l’industria manifatturiera del Piemonte, che merita un piano di rilancio serio e sostenibile", conclude Rinaudo.
Lo Russo: "Passo avanti, ma non basta"
Soddisfatto anche il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, per la conferma dell'anticipo della 500 ibrida: "È una cosa che avevamo chiesto: sono molto contento perché questo elemento non solo dà ossigeno alla produzione, ma oltretutto porta una linea nuova e compensa in qualche modo il calo di vendite della 500 full elettric". "Ovviamente - ha aggiunto il primo cittadino - è un grande passo in avanti, ma certamente non può essere sufficiente. Noi infatti auspichiamo che il Governo possa mettere adeguate risorse perché Stellantis, o altre aziende, vengano a Torino a produrre nuovi modelli e incrementare la produzione".
"Stimolare l'industria dell'auto"
Questa mattina il sindaco ha poi promosso un incontro in Sala Orologio sul settore automotive, annunciando che si farà promotore di un'iniziativa che coinvolga i sindacati, ma anche la Regione e i Comuni del Torinese sede di aziende dell'indotto. L'obiettivo, come ha chiarito Lo Russo, è "portare all'attenzione del Governo la situazione della criticità del comparto automotive di Torino a partire da Stellantis e Mirafiori, ma ovviamente allargando il ragionamento".
La richiesta all'esecutivo Meloni è di avere una "chiara strategia relativa a quelle che sono gli investimenti pubblici necessari a stimolare l'industria dell'auto, soprattutto nell'ottica di incentivare con risorse pubbliche la produzione, che mi sembra un elemento essenziale anche per garantire i livelli occupazionali torinesi".
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