Assessore nel 2015 con Forza Italia, rieletto nel 2020 con la Lista Toti, ora di nuovo in corsa con la casacca degli azzurri. Per Marco Scajola oggi è il giorno del ritorno alla casa madre, dopo essere stato colonna della giunta di Toti e fedelissimo dell’ex presidente.
La sua uscita dagli ‘arancioni’ era cosa nota da tempo, anche se lui (cosa molto rara) non aveva proferito parola in merito. Per settimane si è ventilato di un suo possibile ingresso in Fratelli d’Italia, ipotesi poi scartata anche per la difficile convivenza con il senatore meloniano sanremese Gianni Berrino. E così per Scajola junior si sono riaperte le porte della casa madre Forza Italia, il partito con cui ha iniziato la sua scalata in Regione ottenendo 4 mila voti nel 2015 e che ora è pronto ad accoglierlo nuovamente sotto l’occhio vigile dello zio Claudio, annunciato anche lui al grande evento genovese con il leader nazionale Antonio Tajani e il capogruppo in Senato, Maurizio Gasparri. Appuntamento questo pomeriggio alle 17.45 all’hotel Bristol di Genova.
Marco Scajola nel 2020 ha corso con la Lista Toti ottenendo quasi 8 mila voti ed è stato poi voluto in giunta dal presidente con una sfilza di deleghe: Rapporti con il Consiglio regionale, Urbanistica, Pianificazione territoriale, Demanio marittimo e Tutela del Paesaggio, Politiche abitative ed Edilizia, Attività estrattive, Rapporti con i lavoratori transfrontalieri, Formazione, Orientamento, Programmi comunitari di competenza. Noto il suo rapporto di stima professionale e personale con Giovanni Toti tanto che, prima delle dimissioni e della conseguente revoca degli arresti domiciliari dell’ex presidente, era nella ristretta cerchia di chi aveva ottenuto l’ok della Procura per entrare nella casa di Ameglia.
Oggi cambia strada e torna su quella vecchia, per provare nuovamente a sondare il suo gradimento nell’estremo Ponente e non solo, affiancato dallo zio Claudio e da tutto il suo bacino di votanti.
Commenti