Dopo oltre un mese, nei giorni scorsi si è conclusa l'occupazione di Palazzo Nuovo, ma la vicenda legata alla cosiddetta Intifada studentesca è ben lungi dall'essersi chiusa. Una informativa alla procura è stata trasmessa dalla Digos in merito alle occupazioni Pro Palestina nelle università torinesi.
I reati che vengono contestati
I possibili reati contestati - come riferisce l'agenzia di stampa Ansa - sono occupazione di edifici e interruzione di pubblico servizio. Una degli aspetti che sarà necessario esaminare nei prossimi giorni riguarda l'entità dei danni derivanti da imbrattamenti e atti vandalici.
Lo Russo duro sul vandalismo
Ieri anche il sindaco di Torino Stefano Lo Russo era stato molto duro sui danni arrecati alle strutture a seguito delle occupazioni e delle manifestazioni, con riferimento particolare alla vandalizzazione dell'ingresso del Rettorato e ai muri imbrattati in via Po: "Certi comportamenti non hanno giustificazione e non c'entrano niente con le legittime istanze della protesta democratica".
"Mi dispiace che noi come Comune - ha sottolineato il primo cittadino - dobbiamo intervenire usando soldi pubblici, che dovremmo destinare ad altro come ad esempio emergenze sociali e persone in difficoltà, per riparare danni vandalici".
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