Dopo quasi 40 giorni termina l'occupazione di Palazzo Nuovo e della facoltà di Fisica. Gli studenti che protestavano per la Palestina hanno deciso di smontare le tende e lasciare la sede dell'università , dopo un ultimo corteo partito ieri sera.
Protesta notturna
'Intifada studentesca' ha movimentato la notte manifestando nel centro e raggiungendo il gruppo che ha occupato parte del Politecnico, che al momento non ha annunciato passi indietro. Ma se al Poli lezioni e esami non hanno subito alcun tipo di ritardo, la sede di studi umanistici dell'Università è stata chiusa completamente in questi 38 giorni, portando parte della comunità studentesca e dei docenti a chiedere la smobilitazione dell'occupazione.
Massacro di Gaza
Intifada Studentesca ha raggiunto in parte l'obiettivo che si era imposta: portare all'attenzione il tema del massacro che sta avvenendo a Gaza, chiedendo all'ateneo il boicottaggio accademico, di ripensare gli accordi con le università israeliane e di migliorare la trasparenza degli accordi e delle ricerche. Questi temi sono stati portati in senato accademico, che ha votato accogliendo solo l'ultimo di questi tre punti.
"Occupazione non più funzionale"
"Il blocco delle attività didattiche non risulta più funzionale - scrive il movimento in una nota - ed è giunto il momento di nuove forme di mobilitazione. Durante queste 6 settimane abbiamo ripetutamente fatto sentire la nostra voce alla governance di ateneo".
"In tutta risposta abbiamo sempre e solo trovato finti spazi di dialogo in cui le nostre richieste sono state silenziate e ignorate. Ad oggi ci pare evidente che l'occupazione di Palazzo Nuovo non sia più lo strumento migliore ai nostri fini, ma è stata la tappa di un percorso mobilitativo ampio e ci ha permesso di raggiungere molti obiettivi, primo fra tutti la creazione di una collettività forte in lotta per la Palestina".
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