Il Commissario europeo per gli affari economici e monetari Paolo Gentiloni questa mattina a Torino in visita ai cantieri del Pnrr, accompagnato dal sindaco Stefano Lo Russo. La giornata dell'ex Premier si è aperta con la visita a Palazzo Civico: un’occasione per illustrare lo stato di avanzamento dei tanti cantieri avviati in città grazie ai fondi del Pnrr, per un investimento complessivo di 465milioni.
I numeri dei fondi europei
Risorse cui si sommano fondi governativi ed europei come il PN Metro Plus, il decreto aiuti o React-EU portando il totale degli investimenti che contribuiranno a cambiare il volto della città entro la fine del 2026 a quasi un miliardo di euro. Per i soli cantieri Pnrr sono oltre 250 gli affidamenti e le procedure attivate e concluse e più di 200 imprese e professionisti coinvolti.
Gli investimenti
Tra i principali investimenti, 211milioni sono destinati al miglioramento del trasporto pubblico locale con nuove linee e il rinnovamento della flotta con mezzi ecologici, 166 milioni sono indirizzati sull’area del Valentino, per la riqualificazione del Parco, del Borgo Medievale, del Teatro Nuovo, il ripristino della navigabilità del Po e la realizzazione della nuova Biblioteca Civica Centrale a Torino Esposizioni. 77milioni servono a riqualificare circa 100 edifici scolastici mentre 48milioni per migliorare le biblioteche cittadine e le aree circostanti.
E ancora 55milioni per l’edilizia pubblica, 41milioni per interventi di politiche sociali, 14 per il potenziamento dei servizi digitali per i cittadini.
Gentiloni ed il sindaco hanno poi effettuato un sopralluogo a Torino Esposizioni, dove sorgerà la Biblioteca Civica Centrale, e nel limitrofo Teatro Nuovo. "La Biblioteca Centrale Civica - ha commentato il sindaco Lo Russo - è l'intervento più importante del Pnrr". "Abbiamo fatto la scelta strategica - ha aggiunto - di puntare sulla cultura, agendo sugli edifici che per definizione la rappresentano: le biblioteche".
Il cronoprogramma
Dal punto di vista cronologico, come ha spiegato il direttore dei lavori Fabio Maglione, per il cantiere di Torino Esposizioni "stiamo rispettando i tempi". "In questo momento - ha spiegato - stiamo completando le operazioni di scavo e togliendo tutte quelle strutture che si sono sommate negli anni, risultando incoerenti". Il complesso di corso Massimo d'Azeglio, nato con il nome di Palazzo della Moda, fu progettato da Ettore Sottsass senior nel 1938, con la collaborazione di Pier Luigi Nervi.
Bombardato durante la Seconda Guerra Mondiale, è stato poi ricostruito. Dal punto di vista architettonico, la caratteristica è rappresentata dalla grande volta. "Stiamo disegnando - ha aggiunto Maglione - gli spazi per sottrazione, liberando le balconate e gli spazi interni".
Le prossime tappe saranno la bonifica della copertura e il consolidamento strutturale degli arconi in ferro-cemento, inventati da Nervi. Per la fine dell'anno verranno realizzate una parte delle nuove strutture.
Il Teatro Nuovo
Lo Russo e Gentiloni si sono poi spostati al Teatro Nuovo, che ha uno dei palchi più grandi d'Italia: può ospitare addirittura balletti. La futura struttura avrà 1.200 posti a sedere: verrà cambiata la curvatura della sala e ricreata la parte acustica: l'investimento complessivo su questa parte è di 28 milioni di euro. Al momento è appena iniziata la fase di demolizione: sono stati portati via gli arredi esistenti. Gli attuali lampadari verranno mantenuti e restaurati.
"Abbiamo visto - ha commentato il Commissario Europeo Gentiloni - sia questi straordinari cantieri di trasformazione del Valentino, sia lo stato generale di attuazione dei progetti legati al Pnrr, che a Torino è buono. Questo è incoraggiante per la Commissione Europea, che vede grandi operazioni come questa e tantissimi cantieri diffusi sul territorio". "Credo - ha aggiunto l'ex Presidente del Consiglio - sia molto importante l'accento che Torino ha voluto dare con il Pnrr, al legame tra la dimensione sociale e quella culturale, nelle periferie e qui al Valentino con un'attrazione straordinaria".
Gentiloni ha poi osservato come: "Torino sia un esempio di lavoro ben coordinato e puntualità, nel rispetto di scadenze e degli appuntamenti". "Se uno guarda le dimensioni del lavoro in corso qua, é una grandissima sfida concluderlo da qui al 2026", ha concluso il Commissario Europeo.
Commenti