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Politica | 30 maggio 2024, 16:11

L’ora dei saluti per Artusio Comba. I sindaci del Roero chiamati a designare un nuovo presidente

L’addio dopo due mandati da primo cittadino: "La Sinistra Tanaro ha preso coscienza di essere un territorio importante in sé, ma deve fare rete con Langhe e Monferrato"

L’ora dei saluti per Artusio Comba. I sindaci del Roero chiamati a designare un nuovo presidente

Silvio Artusio Comba terminerà il suo secondo mandato da sindaco a Monticello d’Alba e da presidente dei Sindaci del Roero con le prossime elezioni del 8 e 9 giugno.

Presidente del neonato Distretto del Cibo del Roero che comprende 25 Comuni e vicepresidente della Cer (Comunità Energetica Rinnovabile) del Roero con 20 Comuni attualmente aderenti è probabilmente uno dei più convinti fautori del motto “l’unione fa la forza”.

Nato e vissuto per anni a Torino è in realtà legatissimo al suo territorio di origine. Chi lo conosce sa quanto ami la musica, la poesia, la filosofia, la Cultura in generale.

Si dichiara orgoglioso dei passi avanti fatti dal Roero negli ultimi anni, deciso a vederlo proseguire su quella strada:

“I risultati ottenuti sono la base su cui partire. Si è cominciato a prendere consapevolezza della necessità di avere un'ampia visione territoriale a partire dai tardi anni ‘80, grazie alla lungimiranza di associazioni meritorie come i Cavalieri di San Michele del Roero (animati fin dall’ inizio da Carlo Rista) e da persone come Riccardo Baggini vicesindaco di Sommariva Perno che cominciò a lavorare sul concetto delle Rocche del Roero. Non c’era ancora la coscienza dell’insieme del territorio: l’Unione Collinare fu poi il primo momento di istituzionale coesione, a cui seguirono vari 'stop and go' ma su una strada ormai tracciata. In anni più recenti l’Associazione Valorizzazione Roero ha ulteriormente rinvigorito questo approccio”.

In questo processo virtuoso in cui un territorio riesce a valorizzarsi manca un tassello.

“La provincia è stata svuotata dalla riforma ed è mancato ai comuni un riferimento importante. Manca l’ente intermedio che dovrebbe essere rimesso in pista”.

Lo si potrebbe definire un “provincialista”… .

“Due elementi di governance come Distretto del Cibo e CER sopperiscono solo in parte alla mancanza di un’Unione Collinare che una volta c’era. È indubbio che senza un precedente lavoro di mediazione, accordo ed inclusione fatto con l’Associazione Sindaci non sarebbe stato possibile raggiungere questi risultati. Oggi noto con soddisfazione che molti sindaci hanno compreso l’importanza di fare squadra e rappresentare il Roero tutto e così aprirsi a percorsi di collaborazione con altri territori.

Se c’è una cosa che mi lascia perplesso è come ci siano sindaci e amministratori di livello, che tuttavia, al momento della formazione delle liste per il governo di enti sovraordinati vengano sistematicamente ignorati. Noi amministratori abbiamo forte il senso della rappresentanza di territorio e non ci fanno scudo le diverse sensibilità culturali o di appartenenza. Ho iniziato facendo il consigliere comunale e lavorando ogni giorno per il bene comune. Vorrei un Paese dove chi si candida a funzioni elettive nei consessi superiori avesse almeno fatto il consigliere comunale, che, spesso, in cambio di un impegno totale si accontenta di un sorriso”.

Qualche rammarico, da amministratore con una visione ampia e non solo sul proprio giardino, Silvio Artusio Comba ce l’ha?

“Mi aspetterei da tutti molta più rappresentanza del territorio. Con l’avvicinarsi delle elezioni ciascuno segue il proprio pifferaio e si dimentica di rappresentare un territorio meraviglioso ricco di risorse. Vorrei si dialogasse con tutta la provincia come si è fatto per la questione acqua pubblica fin dal 2017. Le questioni delicate si risolvono con l’intelligenza che supera le istanze politiche perché c’è voglia di fare per il territorio”.

Non si è candidato in questa tornata elettorale.

“Mi sarei candidato per la Provincia, ma non c’è! Fino al 9 giugno manterrò la carica di presidente dei sindaci del Roero, che però è informale senza troppe possibilità di incidere, se non con la propria personalità. Alla Regione dico di dare nuovo impulso alle unioni collinari. Senza provincia e senza ente che rappresenta un buon numero di persone non si fa la differenza e non si riesce a mantenere alta l’autocoscienza di un territorio”.  

Dall’esperienza di primo cittadino protratta per 10 anni esce gratificato.

“Ringrazio davvero per gli attestati di stima che sto ricevendo, sono la forza che mi ha sostenuto in questi anni. Monticello ed il Roero sono i miei luoghi del cuore.  Viviamo in una terra meravigliosa e giocoforza siamo costretti ad essere Ambasciatori di Bellezza. Lo dico spesso e lo credo veramente”.

A Monticello si presenterà il suo vicesindaco senza avversari.

“La lista preparata da Andrea Lanzone è la prosecuzione del mio mandato. Lui è molto preparato, un ottimo tecnico, ha intorno a sé ragazzi bravi, nuova linfa, faranno un ottimo lavoro”.

In questa prossima pausa da impegni istituzionali cosa farà?

“Mi dedicherò a Distretto del Cibo e CER, aiuterò comunque per quanto mi sarà possibile la crescita di questa terra. Mi piace l’idea di un “partito dei sindaci” con persone ragionevoli, con esperienze, sicuri nei passaggi dell’amministrazione pubblica. Abbiamo risorse non valorizzate e capaci che invece potrebbero fare molto di più”.

Silvano Bertaina

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