Il Nazionale

Politica | 28 maggio 2024, 10:45

Inchiesta corruzione in Liguria: al grido di “Game over” monta la protesta in consiglio regionale. Le opposizioni sfiduciano Toti

Le associazioni si sono riunite fuori dall’aula per chiedere le dimissioni del presidente agli arresti domiciliari con le accuse di corruzione e falso

Inchiesta corruzione in Liguria: al grido di “Game over” monta la protesta in consiglio regionale. Le opposizioni sfiduciano Toti

Game over”. Due sole brevi parole per riassumere il pensiero delle associazioni che questa mattina, come annunciato, si sono date appuntamento davanti alla sede del consiglio regionale ligure per chiedere le dimissioni del presidente Giovanni Toti, agli arresti domiciliari dal 7 maggio con le accuse di corruzione e falso. Cartelloni, striscioni e slogan fuori dall’assise per poi entrare in un’aula in cui si respira un’aria di tensione ormai da alcune settimane.

La seduta è iniziata con l’attesa mozione di sfiducia annunciata dalle opposizioni e presentata per voce di Fabio Tosi (M5S): “Emerge un’immagine degradata dell’utilizzo dell’istituzione pubblica. Al di là di come andrà l’inchiesta è evidente il fallimento della giunta Toti. L’amministrazione non ha la possibilità di proseguire con l’attendibilità necessaria per le sfide della nostra Regione. A oggi non sono arrivare le dimissioni del presidente della giunta regionale, riteniamo impossibile proseguire in tale situazione di stallo. È l’unica strada possibile per restituire dignità alle istituzioni”.

La mozione, però, non è stata ancora presentata e sarà quindi discussa, come da regolamento, in Ufficio di Presidenza.

Un inizio di seduta all’insegna della grande tensione tra maggioranza e opposizione tra le urla del pubblico in aula, tanto che il presidente del consiglio regionale, Gianmarco Medusei, ha sospeso la seduta per alcuni minuti.

Pietro Zampedroni

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