Si sta preparando e ha anticipato al suo legale un messaggio, quello di essere "intenzionato a dimostrare la correttezza del suo operato" e la sua estraneità a quanto gli viene contestato Giovanni Toti, presidente al momento sospeso di Regione Liguria, ente sempre più in difficoltà dal momento che mancando la guida ufficiale molte pratiche, a cominciare da quelle finanziate con fondi del Pnrr, si sono arenate.
Verrà interrogato dai pm a partire dall'ultima settimana di maggio Toti, data non ancora fissata ma che è slittata in coda, anche per via delle esigenze della procura che ha già calendarizzato una serie di incontri nel tentativo di avere il quadro più completo possibile della situazione.
Intanto il governatore è ai domiciliari da dieci giorni, nella sua residenza di Ameglia nello spezzino e continua la lettura delle carte e degli atti, un lungo fascicolo che riassume quanto gli viene contestato, con intercettazioni e materiale di indagine che torna indietro nel tempo almeno al 2020.
Arrestato insieme all'imprenditore Aldo Spinelli, al capo di gabinetto della Regione Matteo Cozzani e all'ex presidente del porto di Genova Paolo Emilio Signorini, l'unico in carcere, dovrà ricostruire i rapporti tra politica e imprenditoria portuale, i finanziamenti chiesti e ottenuti per le campagne elettorali, i movimenti e le partecipazioni ai pranzi in yacht a bordo dei quali si discuteva della spartizione del porto di Genova.
Corruzione elettorale e falso le accuse che si sta preparando a contestare spiegando di aver agito al di fuori di violazioni.
Non solo lui: sono tante le voci che verranno ancora ascoltate per fornire elementi importanti di indagine, a partire dai testimoni, persone 'informate sui fatti', che la procura vorrebbe sentire entro la fine di questa settimana per poi, a partire dalla prossima, iniziare un secondo giro di interrogatori degli indagati.
Tra le persone informate c'è anche il sindaco di Genova Marco Bucci (non è indagato), che appare nelle carte dell'inchiesta in diverse circostanze tra cui gli incontri a bordo del Leila di Aldo Spinelli.
Dello stesso Spinelli trapelano intanto le dichiarazioni rese davanti al gip nell'interrogatorio fiume nel quale l'ex patron di Genoa e Livorno ha parlato sia di Toti che di Signorini.
Del governatore ha sottolineato che "millantava", che cioé si sarebbe 'venduto' operazioni già portate a termine da altri, e avrebbe ribadito la totale trasparenza degli aiuti nelle campagne elettorali.
Signorini è stato definito "un amico in difficoltà". L'ex presidente dell'Autorità portuale intanto rimane in carcere a Marassi. Potrebbe essere nuovamente sentito nei prossimi giorni e finché non avrà chiarito la sua posizione è al momento esclusa la richiesta di decadenza della misura cautelare.
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