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Politica | 30 aprile 2024, 18:41

Cuneo, la maggioranza supera "la crisi". Manassero: “Gesto increscioso lasciare l'aula, ma rinnoviamo l’impegno in favore della città”

La seconda serata di Consiglio comunale è iniziata (come ci si aspettava) con l’analisi “a mente fredda” dell’abbandono dell’assemblea da parte della seconda forza di maggioranza. Le minoranze attaccano e poi abbandonano l’aula

Cuneo, la maggioranza supera "la crisi". Manassero: “Gesto increscioso lasciare l'aula, ma rinnoviamo l’impegno in favore della città”

Il nostro ritiro dal Consiglio comunale non è stato un gesto di sfiducia nei confronti della sindaca e della maggioranza: non l’avevamo previsto e non era nel nostro orizzonte ma abbiamo voluto manifestare la necessità, da parte nostra, di chiarire se l’intera forza di maggioranza approvasse gli ultimi sviluppi sulla questione delle nomine nel cda della Fondazione CRC. Riprendere i lavori senza questo chiarimento avrebbe significato proseguire senza risolvere profondi dubbi e riserve”.

Così ha parlato il capogruppo della forza consigliare di maggioranza Centro per Cuneo stasera, nella seconda serata del Consiglio comunale di aprile. Un intervento atteso dall’intera città, a spiegazione del gesto operato dall’intera forza nella serata di ieri (lunedì 29 aprile) con l’abbandono improvviso della seduta consigliare.

Che cos’è successo

La presa di posizione dei consiglieri di Centro per Cuneo, ieri sera, ha gettato l’intera assemblea nel caos facendola terminare prematuramente a causa della mancanza del numero legale.

Nel corso delle ultime ore la tenuta della maggioranza a sostegno della sindaca Patrizia Manassero è rimasta appesa a un filo, in un clima di crisi politica – virtuale o concreta che fosse – che ha letteralmente minacciato il proseguire di alcuni iter legati a questioni importanti per la città (come, per esempio, quello legato alla realizzazione del nuovo ospedale unico).

Ombre pesanti, quindi, che dopo un incontro tra le forze di maggioranza operato nel primo pomeriggio di oggi parrebbero essere state messe da parte: i consiglieri di Centro per Cuneo si sono infatti presentati alla seduta odierna in forze (assente, per ragioni personali, solo Ettore Grosso).

La sindaca: “Gesto che ci ha colpiti in maniera profonda”

L’apertura della seconda serata di Consiglio ha però inevitabilmente visto la sindaca – e l’intera assise – affrontare la situazione a microfoni accesi. “Tra le forze che compongono la maggioranza, da sempre, sussistono confronti vivaci ma seri illuminati dal faro del programma di governo seppur motivati dalle fibrillazioni per le nomine in Fondazione sommate a quelle per il rinnovo elettorale prossimo venturo” ha commentato la sindaca.

Ieri sera abbiamo assistito a un fatto increscioso, l’uscita di un intero gruppo consigliare da quest’aula: ci ha colpiti, tutti, in maniera profonda. Più volte abbiamo ripetuto in quest’aula che la maggioranza è tenuta insieme dal programma e un gesto di questo tipo ci ha profondamente stupiti. Ma il mio e nostro impegno davanti ai cuneesi si rinnova, per adesso e per il futuro”.

La minoranza attacca (e poi abbandona il Consiglio)

Una dichiarazione, quella di Manassero, che ha messo formalmente un punto alla questione. Ma che non ha ovviamente bloccato sul nascere gli interventi degli altri consiglieri comunali. Specie di minoranza.

Il fatto non può essere chiamato in nessun modo che non sia dispregiativo. È stato un insulto nei confronti di quest’aula ma, soprattutto, della città perché all’interesse dei cuneesi si è anteposto quello personale - ha commentato Beppe Lauria (che si è presentato con dei finti regali da consegnare ai consiglieri “che vogliono farsi comprare”) - . Spero per voi, consiglieri, che proviate imbarazzo per quanto accaduto; fate peggio di quanto io, che spesso uso parole forti, riesca a fare perché insultate le persone che vi hanno concesso forza, credibilità e fiducia”.

Dopo le parole di circostanza della sindaca e la ‘toppa peggio del buco’ di Pellegrino cosa dire? - ha commentato Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia) – Sinceramente non pensavo di assistere a un gesto di questo tipo: avete agito non come un gruppo politico amministrativo ma come bulli privi di senso del limite e del rispetto, scrivendo una pagina orribile, la peggiore da quando esiste il Consiglio comunale”.

Franco Civallero (FI) ha ugualmente parlato di una pagina “che, se si potesse cancellare dalla memoria, sarebbe meglio”: “La responsabilità non è solo di chi ha effettuato il gesto, ma anche di chi li manovra”.

Difficili le considerazioni dopo quel che è successo ieri; quando sono qui sento le preferenze, pur non tantissime, accordatemi nel corso dell’ultima tornata elettorale – ha detto Paolo Armellini (Indipendenti) - . Esprimo umana comprensione anche io per la sindaca, la difficoltà ieri le si leggeva negli occhi, ma è impossibile però normalizzare una situazione che di normale non ha nulla. Da parte di Pellegrino una dichiarazione era dovuta ieri, prima del gesto, non ora. Come possiamo, ancora, essere credibili davanti alla cittadinanza?

Anche per Massimo Garnero il gesto è da configurarsi come “una mancanza di rispetto assoluta e gravissima. Sindaca e maggioranza non sono più in grado di amministrare la città, ormai è chiaro: non è vero che state insieme per conseguire un programma, lo fate per assicurarvi poltrone e poltroncine”.

Sin da quando una parte della maggioranza ha preso la decisione di appoggiare una parte politica contraria a quella della sindaca Centro per Cuneo doveva abbandonare la maggioranza” ha aggiunto Luciana Toselli (Cuneo per i Beni Comuni), sostenuta in questa richiesta anche da Antonino Pittari (Gruppo misto maggioranza): “Sono davvero stupito dell’accadimento, si è sminuito il valore del Consiglio comunale e si è messa la giunta in condizione di estrema difficoltà. Quando mi sono trovato a non accettare una decisione della maggioranza ho avuto la forza di uscire dal Partito Democratico”.

Avete dimostrato totale mancanza di dignità e rispetto per se stessi, cosa insegnate ai vostri figli quando tornate a casa? La codardia di non avere nemmeno l’intenzione di difendere le vostre opinioni e i vostri gesti?  - ha commentato anche Mavy Civallero (SiAMO Cuneo) - . Non è vero che avete trovato ‘la quadra’: fossi in voi prenderei il microfono e chiedere scusa, uno per uno, a tutti noi e alla sindaca”.

Ieri è stato assestato un colpo mortale alla leadership della sindaca e alla tenuta di questa maggioranza, non si tornerà indietro, dopo quest’evento – ha detto Giancarlo Boselli (Indipendenti) - . Queste dinamiche portano lontano anche i gruppi d’interesse più importanti della città, che pure l’avevano inizialmente sostenuta. La maggioranza è a un passo dall’essere scardinata del tutto: Cuneo è più debole nella Fondazione CRC e in generale, così come lei si è dimostrata il sindaco più debole della storia della città”.

Sapevamo che le cose sarebbero finite così, con un nuovo accordo, ma il comportamento di Centro per Cuneo ha ridotto l’attività del Consiglio a una sorta di mercato del bestiame. Cuneo si dimostra, ancora, città omertosa dove non si spara: la giunta ha perso un’occasione per difendere la propria dignità e credibilità” ha detto Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni), che ha poi annunciato l’uscita dell’intera maggioranza dall’assemblea.

La maggioranza: “Episodio increscioso ma confermiamo fiducia”

Il gesto operato da Centro per Cuneo ha scatenato anche le reazioni delle altre anime della maggioranza, non meno stizzite. “Siedo su questi banchi per cercare di portare a compimento cose che credo facciano bene alla città,  qualunque altro meccanismo non mi interessa” ha commentato per esempio Stefania D’Ulisse (Cuneo Solidale e Democratica).

La sindaca ha definito l’episodio come intollerabile, non si tratta l’argomento con superficialità – ha commentato Luca Paschiero (Crescere Insieme) - . Ma per la responsabilità verso i cittadini abbiamo il dovere di tenere la schiena dritta e portare avanti punti e argomenti del nostro programma: non vogliamo e non intendiamo perderla, la fiducia accordataci”.

Ieri sera ho provato grande imbarazzo, lo stesso di quando a Cuneo il centrosinistra governava con la Lega – ha commentato Erio Ambrosino (PD) - . All’epoca, però, la Lega aveva un obiettivo politico chiarissimo e onesto: ieri il cuore della questione stava negli interessi personali ed è una cosa gravissima, una mancanza di rispetto in generale davvero inaccettabile”.

La capogruppo del PD Claudia Carli ha commentato l’uscita della minoranza dal Consiglio sottolineando come “richiamino al rispetto delle istituzioni per poi agire nello stesso modo. Ieri si è consumata una pagina incresciosa ma noi confermiamo piena fiducia all’azione amministrativa e politica della sindaca”.

A concludere la discussione, un secondo intervento della sindaca (in risposta ad alcune sollecitazioni avanzate nel lungo dibattito): “Non vogliamo normalizzare proprio nulla, qualcosa di molto serio è accaduto e il gesto mi ha messa davvero in difficoltà – ha detto - . Penso ci siano sempre stati gli spazi di confronto, in maggioranza, e i nodi, quando ci sono, vanno affrontati. Respingo però l’accusa di non aver costruito ‘un ombrello protettivo della Fondazione sulla mia carica da sindaca’: non è questo il ruolo, credo, di una fondazione bancaria. Parole davvero gravissime”.

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