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Politica | 28 aprile 2024, 14:57

Sanremo: il presidente Masu presenta il progetto ai candidati a sindaco, c'è l'ipotesi di spostare tutto a Pian di Poma

Rolando sostiene il progetto così come è mentre Mager e Fellegara appoggiano maggiormente la possibilità della zona ad Ovest della città

Sanremo: il presidente Masu presenta il progetto ai candidati a sindaco, c'è l'ipotesi di spostare tutto a Pian di Poma

Si torna a parlare di ‘Arena Sanremo’, ovvero il progetto del nuovo stadio della città dei fiori che, nei mesi scorsi la Sanremese ha presentato e che non ha mancato di proporre forti discussioni tra il sodalizio matuziano e l’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Alberto Biancheri.

Il presidente della società di corso Mazzini ha ospitato oggi i candidati a sindaco che, tra poco più di un mese si scontreranno alle urne per la poltrona di primo cittadino. Alessandro Masu ha esposto le slide ed il progetto dello stadio che ha in mentre ed ha parlato anche di altri due progetti, in particolare la ristrutturazione di Villa Helios e il campo di allenamento di Pian di Poma.

Masu ha apertamente chiesto ai candidati se hanno intenzione di sposare il progetto o se per loro non avrebbe senso di esistere nella zona di corso Mazzini. Si è dichiarato aperto a individuare anche altre aree oltre l’attuale Comunale e Pian di Poma dove poter attuare il progetto. Non è mancata una nuova stoccata nei confronti dell’attuale amministrazioni: “Ho chiesto questo incontro con voi – ha detto Masu – come quello del Casinò di gennaio, visto che l’esecutivo di palazzo Bellevue non ha voluto avere un confronto. Giusto pensare a Festival, carri fioriti, Milano-Sanremo e rally, ma ci vuole qualcosa di nuovo soprattutto per i servizi. Viabilità e parcheggi sono un grosso problema per la città”.

“Credo moltissimo nei progetti tra pubblico e privato – ha detto Gianni Rolando – e, del progetto presentato, mi piace molto la sua versatilità. Se fosse solo stadio e basta non l’avrei gradito allo stesso modo. Oggi è emersa la possibilità di spostarlo a Pian di Poma dove, tra l’altro, sbucherà l’Aurelia Bis. Ovviamente è da verificare la fattibilità urbanistica e tecnica, che vedo più facile a Pian di Poma. Immaginare una ‘cittadella dello sport’ insieme alla clinica di Villa Helios è sicuramente interessante. Se sarò sindaco avrai l’appoggio della mia amministrazione”.

“L’idea originale di costruire lo stadio in corso Mazzini – ha sostenuto invece Alessandro Mager - mi lasciava molto perplesso, in cui una struttura così impattante avrebbe creato molti problemi. Nel momento in cui, però, Masu ci ha detto che sarebbe disponibile a riqualificare la zona di Pian di Poma e ristrutturare Villa Helios, il discorso cambia e diventa molto più interessante. Ho premesso che non so ancora se diventerò sindaco e, comunque,  se accadrà non sarò certo un monarca. Dovrò infatti confrontarmi con quella che sarà la mia amministrazione. Sono comunque un tifoso della Sanremese e sono anche stato un fondatore dei ‘Commandos’. Quindi, se su Pian di Poma il progetto è molto più realizzabile, mi adopererò in tal senso. Ho anche chiesto come pensa di ammortizzare i grandi costi da affrontare e Masu mi ha risposto che intende farlo con l’organizzazione di eventi e non solo con il calcio”.

“Sulla prima presentazione del progetto – ha detto Fulvio Fellegara - avevo rilevato la criticità dei posteggi e della viablità, sia per il calcio che per gli spettacoli. Lo spostamento a Pian di Poma va verificato e serve un coinvolgimento delle altre società. Bisogna avere un progetto di insieme di tutto lo sport ma ho garantito la massima disponibilità ad un confronto aperto con chi presenta il progetto”.

“Perché non appoggiare questo progetto – ha detto Roberto Rizzo viste le criticità attuali dello stadio, pensando a rilanciare la Sanremese. Ben venga la possibilità di uno stadio nuovo, con una importante sinergia con l’amministrazione pubblica. Bisogna avere un confronto serio sempre, anche con i cittadini e le associazioni”.

“Conoscevo in parte il progetto – ha evidenziato Erika Martinie non si può non apprezzare. Forse c’è stata la paura di dare troppo interesse al privato o richieste esose al pubblico. Una amministrazione che ha detto no al confronto sarebbe da rinchiudere”.

Carlo Alessi

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