Tante voci critiche da parte della minoranza su quanto emerso ieri dal Consiglio Comunale. A tenere banco la pratica riguardo i lavori ad Astiss, per far diventare gli immobili dismessi della ex palazzina comando in alloggi per studenti, in maniera tale da creare un piccolo campus in loco. Il consorzio aveva fatto domanda per entrare in un bando di finanziamento dal valore di 9,8 milioni di euro. Pratica che non è stata finanziata dal Ministero, scatenando così l'ira della opposizioni.
"A quel bando partecipiamo - afferma in una nota Michele Miravalle (Pd) - ma veniamo gentilmente messi alla porta. Neanche riusciamo a farci valutare nel merito il progetto, perché non abbiamo i requisiti. Insomma come presentarsi ad un partita di calcio senza il pallone, le maglie e le scarpe. Quel bando valeva 9,8 millioni di euro, che avrebbero potuto trasformare un pezzo di città, recuperare un edificio abbandonato da anni e che invece non arriveranno mai. Ora, dopo un clamoroso errore del genere, che cosa aspetta il Cda di Astiss a chiedere scusa e dimettersi? Il Comune di Asti che di Astiss è socio e che avrebbe tutte le ragioni per arrabbiarsi e pretendere le dimissioni adotta invece la vecchia tecnica un po' codarda del "va tutto bene, madama la marchesa!" Un anno fa il Comune di Asti aveva dovuto rinunciare a rifare con i soldi del PNRR due scuole della città che non hanno i requisiti di sicurezza? I lavori alla Martiri della Libertà valevano 6,5 millioni, la scuola materna Santa Caterina 1,3 milioni".
"Il Sindaco in Consiglio ci ha detto che "era un'urgenza, lavoriamo molto e siamo fiduciosi, convinti che la risposta fosse positiva - spiega Mario Malandrone - Ci hanno fatto attendere un anno e mezzo. Poche ore fa è arrivata la risposta, non eravamo ammessi al Contributo ma neanche ammessi di fatto alla graduatoria. Si è fatta una verifica si è andate di verificare il perché il perché è che nello Statuto di Astiss non si fa un preciso riferimento al fatto che nella sua attività si sposa anche andare a costruire il famoso Student Housing, il motivo per cui noi abbiamo partecipato al bando. Abbiamo partecipato a questo bando e prendere questi 9 milioni 810.000 per fare lì in gran parte dei piani superiori camere per studenti da dare a un prezzo calmierato bassissimo per andare incontro agli studenti che arrivano magari da altre province che non possono tutti i giorni andare a casa. così come era scritto noi eravamo convinti che bastasse. Insomma 9 milioni e 810 mila euro persi, ora si ricorre! Si modifica lo Statuto per fare un ricorso."
Sacco: "Non abbiamo perso neanche un euro: faremo ricorso"
Sono perlomeno fantasiose, secondo il presidente di Astiss, Mario Sacco, le ricostruzioni messe in campo dalle opposizioni. "Qui si parla di soldi persi - spiega - ma i soldi persi sono quelli che hai ottenuto tramite un bando e non sei riuscito a spendere. In questo caso, invece, non abbiamo né ottenuto né perso nulla. Il Ministero non ci ha ritenuto ammissibili in graduatoria, ma abbiamo già provveduto a fare ricorso, tramite l'avvocato Paolo Scaparone, al Presidente della Repubblica. Ci aspettiamo risposte in tempi brevi".Il nodo da sciogliere è quello se il consorzio Astiss possa mettere in campo anche attività collaterali a quelle didattiche, come per esempio alloggi per studenti o aree ricreative: "Abbiamo già fatto una modifica a livello statutario che permette di operare anche in altre attività. I nostri obiettivi sono i progetti di student housing con un campus e al posto del palafreezeer sorgerà la palestra. Ci stiamo già muovendo in quella direzione".
Anche perché, numeri alla mano, per gli studenti che vengono a studiare ad Asti servono alloggi: "Siamo riusciti a raddoppiare il numero degli iscritti, dai mille iniziali sono diventati quasi duemila. Abbiamo puntato su eccellenze a livello nazionale come le Lauree di Tecnologie Alimentari e in Scienze Viticole ed Enologiche. Ci sono studenti da tutta Italia".
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