«I territori come Varese che hanno tanta tela da tessere, tante realtà culturali, sociali e soprattutto economiche hanno bisogno di un’Europa forte, con degli interlocutori autorevoli». Per Massimiliano Salini, eurodeputato di Forza Italia, «l’autorevolezza deriva innanzitutto dal gruppo politico di appartenenza». E gli azzurri fanno parte del Partito Popolare Europeo, «il gruppo che guida il lavoro delle istituzioni europee. È quindi un interlocutore in grado di far passare gli emendamenti e condurre le battaglie che interessano».
Lo ha sottolineato l’esponente cremonese di Forza Italia incontrando ieri sera al ristorante “Rosso” di Olgiate Olona un centinaio di persone, fra iscritti e simpatizzanti del partito. Tra loro anche alcuni amministratori del territorio, come il capogruppo provinciale azzurro Enrico “Chicco” Vettori, olgiatese come il candidato sindaco Giorgio Volpi, ma anche il sottosegretario alle Relazioni internazionali di Regione Lombardia Raffaele Cattaneo, esponente di spicco di Noi Moderati. Oltre al vicecoordinatore regionale di Forza Italia Giuseppe Taldone e al segretario provinciale Simone Longhini.
Quest’ultimo dà appuntamento per il fine settimana con i gazebo per il tesseramento in dieci Comuni.
«L’Italia ha più bisogno di Bruxelles che di Roma»
La lista di Forza Italia per le elezioni europee deve ancora essere perfezionata. Le candidature dell’uscente Lara Comi e di Marco Reguzzoni (da indipendente), quindi, devono ancora essere ufficializzate.
È certo, invece, che Salini sarà nuovamente della partita. La cena a Olgiate Olona ha dato il la alla sua campagna elettorale nel territorio.
«Una nazione forte e manifatturiera come l’Italia ha bisogno soprattutto di Bruxelles, più che di Roma, dal punto di vista della quotidianità, delle direttive e dei regolamenti», ha evidenziato a margine dell’incontro.
E nel corso della serata ha parlato anche delle emergenze, a partire dalla guerra. Con un punto fermo: «La necessità che l’Europa intera abbia una difesa unitaria».
«Obiettivo? Confermare la nostra forza»
Dopo i risultati incoraggianti alle ultime tornate regionali, ora, spiega Salini, «l’obiettivo è confermare la forza di un partito che ha superato con dignità e con senso del sacrificio l’enorme “botta” ricevuta con la morte del fondatore. I numeri non siamo abituati a darli. Confermiamo la nostra forza raccogliendo non solo il consenso che abbiamo sempre avuto, ma ridefinendo il nostro posizionamento come rappresentanti in Europa all’interno del Ppe: chi vota noi dà un voto utile. Siamo certi che questo atteggiamento, che non è di scontro con gli altri partiti di centrodestra ma di collaborazione consapevole della nostra responsabilità, ci consentirà di raggiungere ottimi risultati. Quei risultati che il popolo italiano del buonsenso, costruttivo, moderato, tenace e chiaro culturalmente ci affidano come responsabilità».
È noto che Salini sia legato da un rapporto di stima e amicizia con Pietro Zappamiglio, sindaco di Gorla Maggiore e già commissario provinciale di Forza Italia che di recente ha deciso di aderire a Fratelli d’Italia (leggi qui).
Una scelta che lo ha sorpreso o amareggiato? «Una scelta personale che ho commentato con lui», risponde. E su questo, l’eurodeputato non aggiunge altro.
Nel week-end gazebo in dieci Comuni
All’addio di Zappamiglio hanno fatto seguito le adesioni di due sindaci, Luigi Clerici di Uboldo e Lorenzo di Renzo Scolari di Barasso. «Due ingressi di peso che dimostrano una rinnovata attenzione verso Forza Italia e un buon viatico in vista delle elezioni amministrative ed europee», sottolinea Longhini.
Il segretario provinciale parla di «un grandissimo entusiasmo» attorno al partito, anche da parte di amministratori e giovani.
E dà l’appuntamento con il tesseramento e l’avvio della campagna elettorale ai gazebo che saranno allestiti sabato 6 e domenica 7 aprile. Militanti e iscritti saranno in piazza in dieci Comuni: Varese, Busto Arsizio, Gallarate, Saronno, Luino, Tradate, Fagnano Olona, Sesto Calende, Samarate e Somma Lombardo.
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