Il Nazionale

Politica | 02 marzo 2024, 13:01

Tettoia Vinay, l'opposizione chiede la convocazione di un consiglio comunale d'urgenza

Scontro aperto a Cuneo. I gruppi consiliari di opposizione chiedono le dimissioni della sindaca Manassero e una commissione di inchiesta

Tettoia Vinay, l'opposizione chiede la convocazione di un consiglio comunale d'urgenza

La convocazione di un consiglio comunale d'urgenza, le dimissioni della sindaca Patrizia Manassero e l'istituzione di una commissione di inchiesta.

È quanto chiedono le opposizioni in consiglio comunale a Cuneo sulla vicenda “Tettoia Vinay”, il contenzioso civile che vede la Città coinvolta assieme alla Tettoia Vinaj srl in merito alle irregolarità di gestione messe in atto dalla società relativamente all’omonimo immobile di piazza Foro Boario.

Come ampiamente comunicato anche dal nostro giornale nei primi giorni del mese di febbraio, il tribunale di Cuneo ha stabilito la cancellazione del contratto tra i due soggetti e la restituzione dell’immobile “privo di cose e persone”. Al contrario, ha indicato come inammissibile la richiesta di pagamento degli oltre 930mila euro – tra canoni di gestione non pagati e oneri di monetizzazione – avanzata dall’ente nei confronti della società.

Quasi un milione di euro, contando anche gli oneri recentemente maturati, che rischiano insomma di non ritornare mai più alla disponibilità pubblica.

Ebbene, all'indomani dell'ultimo consiglio comunale in cui sono state presentate interrogazioni e una mozione di indirizzo che chiedeva in modo esplicito alla Giunta di non procedere in appello, i gruppi consiliari di opposizione hanno depositato un documento alla Segreteria Generale in cui chiedono appunto la convocazione di un consiglio comunale in seduta straordinaria ed urgente.

“Nei loro interventi e nelle loro risposte sia l'Assessore al Legale Valter Fantino, che la Sindaca Patrizia Manassero hanno volutamente omesso di informare il Consiglio Comunale (impegnato per molte ore nella discussione degli oggetti in questione) che nei giorni precedenti la seduta, e precisamente il giorno 22 febbraio, la Giunta Comunale aveva già deliberato l'autorizzazione alla proposizione di atto di appello”, si legge nel documento.

Per l'opposizione appare inoltre inspiegabile ed ingiustificato il motivo della ritardata pubblicazione della delibera in questione, “avvenuta solo il 28 febbraio (rendendola quindi eventualmente visibile su Albo solo il giorno seguente alle sedute del Consiglio Comunale) a differenza delle altre deliberazioni assunte nello stesso giorno 22 febbraio 2024”

E ancora: “Il comportamento della Sindaca risulta palesemente in contrasto con la proposta da lei stessa avanzata in sede consiliare di un ulteriore incontro tra i Capigruppo con l'Avvocato Barosio per valutare le ragioni di un ricorso in appello”. Un episodio che, per l'opposizione, andrebbe a inficiare “pesantemente e irreparabilmente il rapporto tra la Sindaca e il Consiglio Comunale”.

Da qui la richiesta di dimissioni della prima cittadina e l'invito al Presidente del Consiglio Comunale a convocare con urgenza la Conferenza dei Capigruppo per considerare la costituzione di una Commissione Temporanea d'Inchiesta per valutare l'operato di Sindaco e Giunta su questa vicenda.

redazione

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