Il Nazionale

Cronaca | 17 febbraio 2024, 07:10

Dopo tre mesi l'ex Gondrand è ancora in piedi: lavori a rilento, mentre la disperazione resta dietro l’angolo [REPORTAGE]

Il toxic park del quartiere, come definito dai chi ci vive, si è spostato a pochi metri dalla sede dell’ex polo logistico in fase di abbattimento. I residenti parlano di ‘tendopoli’, mentre la Circoscrizione 6 chiede un maggior coinvolgimento sulla destinazione: “Creiamo un hub sportivo"

Dopo tre mesi l'ex Gondrand è ancora in piedi: lavori a rilento, mentre la disperazione resta dietro l’angolo [REPORTAGE]

Il 13 novembre 2023 le ruspe iniziavano i lavori di abbattimento dell'ex Gondrand, il fabbricato tra via Cigna e via Lauro Rossi, diventata negli anni ricettacolo del disagio sociale della periferia, luogo di spaccio e di bivacco per i “disperati”. Dopo lo sgombero di chi ancora viveva all’addiaccio, in questo angolo del quartiere di Barriera di Miliano, si era proceduto all’abbattimento dello stabile, da oltre tre anni diventato il toxic park del quartiere, così come veniva definito dai residenti.

Ancora in piedi

In quell’occasione si era data la tempistica di tre mesi per l’intera demolizione dell’ex polo logistico, che comprende il capannone e la sede degli uffici e i servizi della storica società di traslochi internazionali e industriali. A tre mesi di distanza resta lo “scheletro”, ancora in piedi, come può ben notare chi percorre Corso Venezia, via Cigna e via Lauro Rossi.

Lavori rallentati, degrado a pochi metri 

I lavori sembrano essere rallentati notevolmente, mentre i problemi di tossicodipendenza, spaccio e criminalità si sono semplicemente spostati di qualche metro, nel parco che costeggia l’edificio a pochi passi dallo Spazio 211 di via Cigna. 

Situazione di stallo?

I primi interventi hanno interessato il capannone, dove le ruspe hanno demolito tutto l'interno, iniziando così proprio dalla struttura maggiormente presa d'assalto da chi occupava la zona. La trattativa con i proprietari della Gondrand ad oggi è ancora in corso e non sembrerebbero esserci progetti di lungo termine. La situazione sembra essere di stallo, motivo per cui le operazioni di demolizione si sarebbero arrestate, non dando modo, ad oggi, di avere ancora chiara una data di fine lavori.

Bivacco e spaccio nel Parco

L'azienda che si occupa degli interventi di demolizione, la All Building 1 Srl, non segnala un ritorno degli ex frequentatori, ma i residenti confermano come il problema si sia solo spostato di pochi metri, lì nel Parco Sempione, attiguo alla piscina, anch’essa abbandonata e in stato di degrado avanzato. 

"Tutti i giorni vediamo un continuo via vai di persone nel parco di fianco all'ex Gondrand, ma anche tanti individui che restano fermi nello stesso punto e che spesso improvvisano delle vere e proprie tendopoli ‐ ha raccontato Paolo, residente di via Cigna - insomma le stesse scene che vedevamo prima si sono trasferite a pochi passi di distanza”.

Dalla 'Sei': “Bene l’abbattimento, ma vogliamo più coinvolgimento"

L'abbattimento dell'area era lo scenario auspicato soprattutto tra i banchi della circoscrizione 6, che ora però vuole essere coinvolta di più nei tavoli decisionali, con l’obiettivo di continuare i lavori e trovare soluzioni per progetti futuri. 

"Come circoscrizione siamo felici che sia stata accolta la richiesta di abbattimento dell’area - commenta il presidente della circoscrizione 6 Valerio Lomanto - riteniamo però importante un tavolo con la Città, affinché quello spazio possa essere utilizzato come hub sportivo, la destinazione d’uso che riteniamo più congrua alla riqualificazione del quartiere".

“Fiduciosi nei rapporti con Palazzo Civico”

Il presidente Lomanto conclude dimostrandosi però fiducioso nei rapporti con la città, specialmente con l'assessorato all'Urbanistica: "Siamo certi che l'assessore Mazzoleni dimostrerà la nostra stessa sensibilità e ci coinvolgerà nelle scelte future”.

Nel video e nelle immagini il reportage nell’area dell’ex Gondrand. 

Daniele Caponnetto e Marco D'Agostino

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