Chi passa in piazza Bernini dal lato Nord, per intenderci quello che appartiene alla Circoscrizione 4, non può non notare le scritte rosse vergate sui muri dell'ex Isef, che proseguono poi lungo tutta la parete esterna anche sul lato di corso Tassoni e fino al liceo Cavour.
Si tratta di quel che resta del blitz "No vax" di circa un anno fa: la notte tra il 13 e il 14 dicembre 2022, alcuni attivisti hanno imbrattato infatti l'Isef, il liceo Cavour e il vicino liceo Berti di via Duchessa Jolanda, in Circoscrizione 3 ma in realtà semplicemente al di là della piazza, con scritte inneggianti il movimento No Vax e contro i vaccini. In particolare, sul Cavour troneggiava la scritta "Fuck agenda 2030".
Immediato lo sdegno espresso dai cittadini e dal Comune stesso, con le Circoscrizioni 3 e 4 in prima fila a denunciare l'accaduto. Detto, fatto: nel giro di poche settimane le scritte sono state rimosse, almeno quelle più visibili e fastidiose.
Oggi al Cavour restano le "firme" di writers torinesi, disegni e murales sulla parte bassa delle pareti esterne. Ma si tratta di imbrattamenti successivi rispetto al blitz No Vax, mentre sui muri dell'Isef sono rimaste le scritte rosse di quella notte: "Nazi pass ricatto mortale" e "Consensi estorti", ma anche un "Identità digitale è dittatura".
Resta anche la maxi scritta "Vax uguale Morte" che occupava tutta la parete esterna dell'Isef, che però oggi è meno visibile: un po' perché c'è chi ha provato a rimuoverla grattando via il colore, un po' perché proprio in quei locali è stata aperta la nuova palestra dell'Isef e quindi le porte-finestre su cui campeggiava gran parte della scritta, e che fino a 6 mesi fa erano quasi sempre chiuse, oggi sono tenute praticamente sempre aperte, specie di giorno quando c'è la luce del sole e le scritte sarebbero più evidenti.
"Non è una bella cosa da vedere", spiega Elisa, 25 anni, studentessa di economia e iscritta alla palestra dell'Isef. "A me i murales piacciono ma queste scritte così grandi e poi rosse su un muro giallo sono brutte, danno proprio l'idea di un imbrattamento". "Facciamo appello perché vengano rimosse tutti i murales che rovinano i muri dell'Isef", dice invece una ragazza che lavora proprio all'Isef e vuole restare anonima. "Molti degli iscritti che vengono qui a fare sport si lamentano della sporcizia e del degrado che le pareti imbrattate trasmettono".
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