"Abbamo chiesto alla Guardia di Finanza di sequestrare i conti delle società legate a Chiara Ferragni". Non si placa la polemica intorno alla vicenda Ferragnez-Balocco e il pandoro la cui campagna promozionale è stata condannata dall'Antitrust. Oltre al milione di multa (all'influencer e alle aziende che che fanno riferimento a lei) e alla sanzione per l'azienda cuneese, infatti, contro Chiara Ferragni si muove anche il Codacons del Piemonte.
Esposto in tutte le procure del Piemonte
Una mossa che non sorprende, visto che fin dalle prime ore in cui si era diffusa la notizia del provvedimento anche il Codacons nazionale aveva espresso la sua condanna. "Dopo le pesantissime accuse, abbiamo fatto un esposto alle procure di Torino, Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Vco e Vercelli", dice l'associazione dei consumatori. Che chiede di valutare l’apertura di una indagine per possibili profili penali.
"Chiara Ferragni - aggiunge Codacons - sarà chiamata a rispondere del possibile reato di truffa aggravata, con la richiesta di porre sotto sequestro i conti delle sue società a tutela delle azioni di rivalsa da parte dei consumatori che hanno acquistato il pandoro griffato".
Il panettone con il prezzo maggiorato
A colpire in particolare il Codacons è la questione economica del rincaro del prezzo del pandoro “griffato Ferragni” a danno dei consumatori, con la confezione che passa da 3,68 euro a 9,37 euro, differenza che “non giustificata da una maggior qualità degli ingredienti, rafforzava, agli occhi del consumatore, il convincimento che nel maggior prezzo del Pandoro griffato fosse incluso un contributo alla citata donazione”, scrive l’Antitrust.
"Riteniamo gravissimo sfruttare un tema delicato come i bambini malati di cancro e la beneficenza per attività commerciali tese unicamente a determinare guadagni per società private – spiega il Codacons – Una campagna quella di Balocco e Ferragni che potrebbe aver ingannato la buona fede dei consumatori, modificando le loro scelte economiche e portandoli a spendere soldi nell’errata convinzione che il ricavato delle vendite sarebbe andato ad una struttura sanitaria. E’ già la seconda volta che le iniziative di solidarietà dei Ferragnez sono coinvolte da provvedimenti dell’Antitrust: nel 2020 la piattaforma Gofundme usata da Fedez e Ferragni per la raccolta fondi in favore dell’ospedale San Raffaele fu multata con 1,5 milioni di euro per i costi occulti a carico dei donatori".
Ben 104 procure in tutta Italia
A livello nazionale, il Codacons ha presentato il suo esposto in 104 Procure della Repubblica. Il Codacons chiede poi alla Guardia di Finanza di "porre sotto sequestro i conti delle società legate all’influencer, allo scopo di garantire le azioni di rivalsa dei consumatori che hanno acquistato il pandoro incriminato, consumatori che, in presenza di scontrini o documentazione attestante l’acquisto, possono avvalersi dell’associazione dei consumatori (inviando una mail all’indirizzo info@codacons.it ) per intentare causa all’influencer".
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