In un angolo magico di Varese c'è qualcuno che sa leggerti l'anima e abbinarla al messaggio lasciato dentro ogni bottiglia da cantine e produttori scelti con cura, passione e pensando al gusto dei varesini. Quel qualcuno che ti accoglie con pazienza e curiosità avvolgenti e con quella capacità unica di metterti a tuo agio. Quel qualcuno, Francesco Mangia, che ha fatto di Luppoli e Uva in via Sanvito un piccolo scrigno dove scoprire ciò che sei in ciò che bevi.
«Cosa ti piace? A cosa lo abbini? A chi lo regali?» sono alcune delle parole magiche di Francesco. Che, dalla risposta, ti trascina in modo semplice, cordiale e diretto in un mondo che può essere piccolo - ma allo stesso tempo inimitabile e quasi introvabile - o grande in base alla tua disponibilità e all'esigenza. «Propongo solo ciò che ho provato - dice - e, mentre assaggio, penso a quello che proverebbero i miei clienti al posto mio e a come raccontarlo».
«Chiacchierando con le persone si trova sempre il prodotto giusto di qualità per il budget giusto - dice Francesco - Mi dicono cosa mangiano, o magari chi vogliono stupire, e io suggerisco cosa bere. Il complimento più bello che possano farmi? Dirmi che coccolo i clienti».
I tuoi vini da dove e come arrivano qui?
In particolare da Toscana, Piemonte e Sicilia, dove ho fatto l'ultimo viaggio scoprendo quattro cantine che sono un piccolo gioiello, ma non solo. Capita che assaggi una bottiglia mentre ceno, come è successo con uno Chardonnay dell'Ossobuco settimana scorsa, e chieda il contatto del rappresentante o l'indirizzo del produttore. Prima assaggio, poi propongo: devo cogliere l'anima di ciò che vendo.
Rosato e rosè come vanno?
Il primo arriva dalla Puglia e sta crescendo perché per tanti è una scoperta, è "trasversale" e s'abbina bene a tutto. Diciamo che vanno forte entrambi. Penso al rosato Vigna Mazzì del Salento il cui proprietario è di Azzate: lo propongo, lo provano, tornano contenti e me lo richiedono.
Se acquistiamo una bottiglia di rosato che piatto abbiniamo?
Bourguignonne, carne, acciughe del cantabrico. E a Natale tra polpo, capasanta, mortadella, tortellini in brodo... Lo puoi mettere dappertutto e non ammazza alcun sapore.
Le bollicine vanno?
A cannone, soprattutto quelle italiane come Franciacorta e Trento doc. Prosecco? Qui trovate solo Valdobbiadene superiore.
I clienti si stupiscono quando...
Quando riscontrano una differenza di prezzo, per esempio, tra un Prosecco di Valdobbiadene e un Franciacorta. E allora io spiego che il primo resta in un autoclave per un mese mentre il secondo vive accanto a una persona che per tre anni gli guarda addosso e lo "accudisce" come un figlio.
Un rosso che tira?
Toscano. Come il Valpolicella di Rocca Sveva.
Bianchi più richiesti?
Di Sicilia e Sardegna, ma anche Friuli e Alto Adige.
Quando ti chiedono il costo di una bottiglia, qual è la tua prima risposta.
Dimmi il tuo budget e io ti accontento.
Range di prezzi a Luppoli e Uva?
Ci sono vini a partire circa 9 euro per arrivare ai 15 nella prima fascia da combattimento per bere bene, poi 15-25, 25 o più, e nel "più" c'è ovviamente l'Amarone e compagnia da 40 a salire...
Pranzo di Natale a base di pesce: che vino abbini?
Bianco del centro Italia, Vermentino, Grillo di Sicilia, bollicine o, meglio, Franciacorta secco.
Se in tavola arrivano carni e piatti più sostanziosi, invece?
Valpolicella, Pinot Nero dell'Alto Adige non troppo invecchiato, Sangiovese, un siciliano con Nero d'Avola e Sirah. Amarone e Sforzato non li abbinerei al pranzo di Natale perché lo sovrasterebbero: li terrei per chiudere la serata.
La bottiglia di rosso con cui stupire?
Il 10 Vendemmie della cantina Tenuta Ulisse che unisce 10 anni di raccolta di Montepulciano d'Abruzzo.
Il bianco che sorprende?
Il Biancosesto, uve di Friulano e Ribolla Gialla, minerale, scorrevole. O il Grillo siciliano Ballio del Cristo di Campobello da Licata.
Vanno le bottiglie più "generose"?
Sì, anche per Capodanno: ne abbiamo da 1.5 litri o 3 litri. La magnum da 3 litri è perfetta per un pranzo di Natale, a patto - secondo me - che sia un vino "amichevole" come Nero d'Avola e Sirah.
Penultimo suggerimento: la birra.
Tedesca. Si chiama Dunquel.
Consiglio finale: l'amaro.
A base di erbe e d'estrazione di grappa da Friuli, Veneto e Piemonte. Vi propongo il Pratum biologico, è l'amaro dei prati stabili protetti, fatto solo da ciò che c'è e raccogli in quel preciso momento.
Luppoli e Uva, via Sanvito Silvestro 111, Varese, telefono 0332 157 5483, è aperto tutti i giorni - domeniche comprese - fino alla Vigilia di Natale tranne in pausa pranzo
Eventi e Turismo | 14 dicembre 2023, 08:00
VIDEO «Dimmi chi sei e ti dirò cosa bere»: Francesco e un locale dove trovi la bottiglia dell'anima
Da Luppoli e Uva in via Sanvito a Varese Francesco Mangia ha il "dono" unico di trovare il vino adatto a ogni richiesta, occasione e stato d'animo: «Propongo solo quello che assaggio. Chiacchiero con i clienti, li coccolo e colgo ciò che s'attendono da una bottiglia». Bianchi, rossi, rosati, bollicine, magnum, birre, amari: i consigli per Natale, le etichette più sorprendenti e quelle che si abbinano perfettamente per ogni esigenza di spesa
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