Il Nazionale

Cronaca | 21 novembre 2023, 19:04

Elettricista morì sul lavoro battendo la testa contro il soffitto: in quattro a processo

Fu il 32enne Daniele Peroncelli la vittima della prima morte bianca del 2020 in Provincia di Cuneo. L'urto si verificò mentre il lavoratore, facendo della manutenzione ad alcuni lampadari, era a bordo di una piattaforma aerea

Elettricista morì sul lavoro battendo la testa contro il soffitto: in quattro a processo

Il 14 gennaio 2020, presso l’azienda di autotrasporti Trae srl di Busca, si verificò la prima morte bianca dell'anno in Provincia di Cuneo. A perdere la vita sul lavoro fu l’elettricista 32enne Daniele Peroncelli, sposato e padre di una bimba piccola. Quella mattina la vittima, titolare della ditta individuale, stava svolgendo una manutenzione in subappalto su alcuni lampadari appesi al soffitto del capannone della Trae.

Il lavoratore si trovava a bordo di una piattaforma elevata alta circa otto metri da terra quando, ad un certo punto, facendo retromarcia, batté la testa contro la capriata. L’impatto e il conseguente trauma cranico furono fatali. Nei giorni scorsi, a distanza di quasi quattro anni dal tragico incidente, è iniziato in tribunale a Cuneo il procedimento per far luce sull’eventuale responsabilità penali relative alla morte dell’operaio.

A finire sui banchi degli imputati sono M.Q. e D.Q., i titolari della ditta Imq che gli avevano subappaltato il lavoro, D.B. il proprietario del capannone dove il lavoratore stava svolgendo la manutenzione e l’imbianchino S.B., proprietario della piattaforma.

Stando a quanto emerso in udienza, sembrerebbe che Peroncelli non fosse abilitato a manovrare la piattaforma e che S.B. non gli avesse dato l’autorizzazione ad usarla. Per la difesa di M.Q. e D.Q, invece, l’incidente sarebbe riconducibile al fatto che i pittogrammi sui tasti del comando del macchinario non sarebbero stati ben visibili.

Nel corso dell’udienza i tecnici dello Spresal che eseguirono il sopralluogo, hanno confermato che i tasti erano usurati. Opinione condivisa anche dall’istruttore di piattaforme aeree che esegue corsi sul loro funzionamento che, chiamato come testimone esperto, ha riferito che nonostante i comandi funzionassero tutti perfettamente alcuni pittogrammi non sarebbero stati visibili a causa dello sporco e della polvere.

La prossima udienza è stata rinviata al 28 novembre.

CharB.

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