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Sport | 28 ottobre 2023, 13:30

VIDEO e FOTO. Ecco il centro polifunzionale di Castiglione, dove i Di Caro insegnano a crescere in famiglia: «Qui nascono i sogni di 700 bimbi e del territorio»

Taglio del nastro per il Varesina Sports Center con 9 campi di calcio, padel, basket a cui se ne aggiungeranno 3 di beach volley e un percorso vita: è solo l'ultimo esempio di sinergia pubblico-privato targato Scoiattolo dopo quelli di Venegono Superiore, Cairate e Vedano. Le interviste ai protagonisti, la commozione e l'orgoglio di Max Di Caro: «Tutto è mosso dalla passione per lo sport e per i giovani. L'obiettivo polisportiva si avvicina». E alla fine il sindaco Frigeri gioca a padel insieme a don Antonio Cortesi

VIDEO e FOTO. Ecco il centro polifunzionale di Castiglione, dove i Di Caro insegnano a crescere in famiglia: «Qui nascono i sogni di 700 bimbi e del territorio»

Max Di Caro si commuove quando, prima del taglio del nastro del Varesina Sports Center di Castiglione Olona davanti ad autorità e tanti cittadini, parla di papà Lino - lì accanto a lui - da cui è «nato tutto» perché se quelle tante famiglie alle sue spalle portano i loro piccoletti a giocare a calcio, basket, padel e presto anche a beach volley su campi nuovi e fiammanti, la "scintilla" è racchiusa in quel padre della famiglia Varesina-Scoiattolo taciturno, pragmatico e concreto che ha dato il là ai figli perché potessero costruire i suoi sogni.

E così, dove c'erano polvere, derapate e una pista di moto, ora c'è un centro polifunzionale con un campo da calcio a 5 e due a 8 tutti in erba sintetica, 3 campi da padel coperti e 2 scoperti, uno da basket, ovviamente un'area ristorazione - lo Sports Cafè - a cui seguirà presto un percorso vita che girerà attorno al centro, di cui sono già iniziati i lavori, quindi altri 3 campi da beach volley.

È ciò che avviene normalmente all'estero nei Comuni piccolo o grandi di Paesi come la Spagna e che, almeno in provincia di Varese, è una regola per ora grazie alla famiglia Di Caro e allo Scoiattolo che, tra la struttura inaugurata oggi a Castiglione, il Varesina Sports Center, e quelle di Venegono Superiore, Vedano e Cairate dimostra come un privato lungimirante e capace di restituire qualcosa al territorio in cui è cresciuto non solo economicamente, quando trova le porte aperte e la sinergia giusta con le amministrazioni, può davvero fare grandi cose.

Che sia un grande giorno dove si fanno le cose per una squadra chiamata "comunità" e "territorio" con un senso di condivisione totale lo si capisce dalla partita che inaugura i campi di padel coperti facendo scendere in campo don Antonio Cortesi, arciprete di Castiglione che ha messo l'accento sullo sport giovanile come «risorsa fondamentale anche per spezzare il connubio sport e scommesse che punta solo al guadagno», accanto al sindaco Giancarlo Frigeri, mentre ad applaudirli in panchina c'è anche il prefetto di Varese, Salvatore Pasquariello, sempre vicinissimo quando «si aprono ponti a favore dei giovani come in questa struttura, una bella realtà che dà energia a tutti grazie a imprenditori illuminati». 

Unità e "gruppo" emergono anche dalle parole del primo cittadino quando ricorda il nonno della famiglia Di Caro Umberto Belletti, «il pioniere che dal nulla ha creato tutto questo», i comuni e i sindaci di Venegono Superiore Fabiano Lorenzin, di Cairate Anna Pugliese, di Venegono Cristiano Citterio («Se a Castiglione partono i più piccoli, sono in tutto 700 ormai i figli della Varesina»), Regione Lombardia, presente con il consigliere Emanuele Monti e con l'ex vicepresidente del consiglio regionale Francesca Brianza oltre che attraverso un messaggio del sottosegretario allo Sport Lara Magoni, che ha stanziato finanziamenti importanti per questo parternariato pubblico-privato vincente («È l'unico modo per mantenere strutture comunali»).

Se Lino, come sempre, preferisce osservare, agire e non parlare («Lo farò dopo la prossima promozione, visto che è una tradizione fortunata»), Max ringrazia - come aveva già fatto il vicesindaco Paolo Guerra - con parole bellissime la famiglia Cuscunà («Non sono mai stati gelosi della varesina e ci hanno accolto in quella che è una loro creatura, noi abbiamo colto la loro passione, aiutandoli a svilupparla») e parla di passione e futuro: «L'obiettivo è creare una polisportiva e penso che siamo sulla strada giusta, al di là degli investimenti e della fatica quotidiano tutto è mosso dalla passione per lo sport e per i giovani, noi diamo la possibilità a 700 di crescere come persone, con delle regole, e come sportivi».

Fondamentale la collaborazione con le amministrazioni locali: «Siamo riusciti a fare ciò che abbiamo fatto grazie al loro appoggio, noi come privati investiamo tanto ma tutto parte dalla sinergia con i Comuni e i sindaci come è accaduto a Venegono Superiore (Varesina Stadium con 2 campi da calcio a undici, uno sintetico e uno in erba), a Castiglione oltre a quello inaugurato oggi c'è lo stadio Mazza, il centro sportivo in concessione di Cairate con due campi da undici e uno a 5 e Vedano Olona, casa del settore agonistico della Varesina con un campo in sintetico a 11».

Resta solo il tempo di fermarsi sulla balconata da dove si ammira la cartolina panoramica dei campi nati dalla polvere della pista di speedway dove oggi corrono e si divertono tanti ragazzini, compresi quelli del Basket Venegono, accogliere l'ultimo arrivato della famiglia Di Caro, il piccolo Giulio accompagnato da papà Matteo e mamma Alice, scegliere le foto giuste come quella di Max che, oltre la sua Alice, abbraccia mamma Annamaria poco prima del taglio del nastro. Anche le cose fatte in casa possono essere grandi e ambiziose se costruite con amore, passione e sogni. 

 




Andrea Confalonieri

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