Il Nazionale

Cronaca | 26 ottobre 2023, 08:11

Omicidio-suicidio a Cuasso, choc e dolore. Il sindaco: «Qual è il seme da cui nasce una tragedia come questa?»

Dopo il drammatico fatto di sangue avvenuto ieri a Cavagnano il primo cittadino Loredana Bonora affida ai social una riflessione sull'accaduto: «Sgomenti per vivere vicino a noi quello che di solito sentiamo al telegiornale. Contrastiamo la violenza con uno sguardo d'amore»

Omicidio-suicidio a Cuasso, choc e dolore. Il sindaco: «Qual è il seme da cui nasce una tragedia come questa?»

Choc e dolore a Cuasso al Monte e in tutta la Valceresio per la morte di Pinuccia Anselmino, l'anziana uccisa dal marito Pierluigi Lachi con un colpo di pistola alla testa prima che l'uomo si togliesse la vita con la stessa arma. Un omicidio-suicidio, quello maturato mercoledì mattina tra la tranquillità della frazione di Cavagnano, borgo di verde e di pace trasformatosi per un giorno in luogo di morte e dolore (leggi QUI), che ha lasciato in tanti, in paese, senza parole.

Una tragedia maturata all'interno delle mura familiari - escluso infatti l'ipotesi di coinvolgimenti di terze persone - che è ancora senza una motivazione. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Varese sono al lavoro per dare un movente a quanto accaduto, trovare un perché a ciò che sembra non averne. La coppia era descritta dai vicini come tranquilla: mai uno screzio, mai nulla al di fuori delle righe. Anche gli investigatori confermano: nessuna denuncia pregressa di alcun tipo e niente che facesse presagire quanto accaduto.

Sull'episodio è intervenuta anche il sindaco di Cuasso al Monte, Loredana Bonora, che ha affidato a Facebook una riflessione da condividere con i suoi concittadini: «Oggi a Cuasso al Monte, ci ritroviamo sgomenti per quanto è accaduto - ha scritto nella serata di mercoledì - Qualcosa che troppo spesso sentiamo nei telegiornali, è successo qui e ci travolge. Questa volta non abbiamo dovuto utilizzare solo l’udito e la vista, come di solito facciamo per apprendere una notizia, ma scopriamo che è entrato in gioco il tatto che è riuscito a toccarci e a ferirci, perché questa volta non siamo stati protetti da uno schermo che ci ha divisi da un’immagine violenta». 

«Ciascuno di noi si sta chiedendo “perché è successo?”, sperando che siano gli esiti delle indagini a darci una spiegazione, ma quando l’avremo non ci sentiremo rasserenati - aggiunge - Per ricevere una risposta consolatoria forse dovremmo cambiare la domanda da porci: “Qual è il seme da cui nasce una tragedia come questa?”, e poi fermarci, riflettere, ascoltarci». 

«Ho trascorso - aggiunge Bonora - il pomeriggio a cercare quel seme e credo di averlo trovato in ogni essere umano. E’ un seme infestante che si nutre di discordia e rabbia. E’ il seme che scatena quotidianamente i nostri conflitti, tutte le volte che perdiamo la pazienza, che parliamo male di qualcuno, che restiamo indifferenti. E’ il seme che, se ben coltivato, cresce rigoglioso e diventa violenza, distruzione, guerra. Non si può sopprimere ma lo si può inaridire con uno sguardo d’amore per tutto ciò che ci circonda e accade».

Redazione

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