Signori, lo spettacolo è appena incominciato. E che spettacolo. Il confronto tra due grandi squadre che, annotatevelo bene, saranno sicure protagoniste di questa stagione. Stavolta finisce a favore di Cuneo, che regala la prima strepitosa vittoria al suo pubblico, ma piemontesi e romagnoli hanno tutte le carte in regola per ritrovarsi nei momenti importanti dell'anno agonistico.
La partita si chiude con un 3-0 (25-23/25-21/35-33) per gli uomini di Matteo Battocchio, ma non inganni il percorso netto dei suoi: è stata una battaglia. Autentica. La Consar forse ha pagato lo scotto di aver ritrovato da poco il suo sestetto migliore, con Bovolenta appena rientrato dagli impegni della Nazionale, ma se il Bovo gioca con questa intensità la formazione di Bonitta si ritroverà prestissimo nei piani alti della classifica.
Cuneo? Concreta e fredda. Trascinata dal suo capitano (14 punti, 65% in attacco per Iacopo Botto, premiato Mvp), la squadra si è dimostrata solida a muro (9), in attacco (53%), ma soprattutto in ricezione dove ha fatto registrare un ottimo 76% di positività. Ed i servizi di Ravenna non erano proprio una passeggiata.
"Una bella dimostrazione di coraggio e attaccamento alla maglia da parte dei ragazzi - il commento di coach Battocchio -. Tecnicamente abbiamo commesso qualche errore d'ingenuità e un po' di foga. Siamo partiti con la voglia di aggredire la partita e su questo Grottazzolina ci ha insegnato parecchie cose. E quando siamo andati sotto, come in avvio di terzo set, non è che non siamo stati aggressivi, semplicemente loro stavano giovando meglio di noi".
Felice, ma come sempre contenuto capitan Botto: "Loro difendono tanto, in più noi abbiamo sbagliato un po' troppo al servizio. Nel complesso, però, siamo stati bravi a star lì e alla fine venirne fuori". Sulla sua partita: "Fisicamente e mentalmente sto molto bene, ma c'è ancora tanto da lavorare".
Grandi scambi fin dalle prime battute del match. Ravenna trova il break dell'incontro sul 4-6 approfittando di una palla out schiacciata da Jensen, ma poi è Cuneo a dettare l'andamento del set: pareggio a 6 con i muri di Volpato e lo stesso opposto danese e fuga 11-8 su errore di Bovolenta e attacco di Jensen. Massimo vantaggio piemontese sul 17-13 grazie all'attacco di Andreoupoulos, poi il tentativo di rimonta dei ravennati che recuperano tre lunghezze (da 20-16 a 20-19) con Orioli e due punti di Mengozzi. Battocchio ferma il gioco, si torna in campo con estremo equilibrio: l'errore in attacco di Bovolenta vale il 24-21 per Cuneo. Ravenna annulla il primo su ace di Orioli, ma Jensen chiude 25-23.
Ancora una battaglia nel secondo set. Squadre a stretto contatto di gomito nelle parti iniziali, il primo acuto è di Cuneo sul 9-7, palla fuori di Mengozzi, poi c'è l'aggancio ravvennate sul 13-13, attacco di Falardeau. Il muro di Volpato sul francese decreta il nuovo break piemontese (16-14) con pronta risposta romagnola di Bovolenta per il 18-18. E qui viene fuori il carattere della squadra di Battocchio già visto a Grottazzolina: nel momento topico del set un attacco di Andreoupoulos ed il doppio errore di Orioli danno il 21-18 a Cuneo. Botto non sbaglia un colpo e trova le mani alte del muro avversario per il 23-19. A chiudere è ancora Jensen: 25-21 e 2-0 Cuneo.
Terzo parziale che parte nel segno di Ravenna. È Mancini a dare il break ai compagni sul 4-6, poi un fallo cuneese dà il +3 alla Consar (4-7). Cuneo non si scompone e pareggia 9-9 con un paio di muri, prima Jensen, poi Andreoupoulos, ma Ravenna scappa ancora 10-13 con due punti di un'inarrestabile Bovolenta ed un altro di Orioli. Altra reazione piemontese: l'attacco di Botto ed una palla fuori di Orioli rimettono in equilibrio il set (13-13), ma Falardeau riporta Ravenna avanti di un break sul 14-16. Vantaggio che s'incrementa ancora di una lunghezza (17-20) per un'incomprensione in ricostruzione tra Staforini e Sottile, mai il diagonale di Botto riaccende la luce ai biancoblu: Cuneo è a -1 (20-21), aggancio a quota 23 con il muro di Jensen, poi è una guerra di nervi. Ravenna gioca 8 set ball, Cuneo li annulla e a sua volta ha a disposizione 5 palle match: al sesto tentativo è Andreoupoulos a fare esplodere il palazzetto, 35-33 e 3-0
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