Nel giorno in cui Pietro Buttu, ex tecnico dell’Imperia, viene ufficialmente presentato dal Derthona, e in attesa che anche l’attaccante Pippo Scalzi approdi a sua volta tra i leoncelli in settimana, è Fabrizio Gramondo a rompere il silenzio di queste settimane. Il presidente dell’Imperia interviene pubblicamente per rassicurare i tifosi sull’iscrizione della squadra al prossimo campionato di Serie D e per chiarire la sua posizione sulla mancata cessione del 50% delle quote all’imprenditore emiliano Giuseppe Ruggieri.
. Cosa è mancato per chiudere la trattativa? Semplicemente che Ruggieri ha cambiato le carte in tavola rispetto a quanto concordato con una scrittura privata", attacca Gramondo che si dice pronto a dimostrare, appunto, carte alla amano, le sue affermazioni e che anzi lo farà alla presenza degli avvocati della società. "Il venerdì pomeriggio ha detto una cosa davanti a testimoni, sottoscrivendola di suo pugno. Il lunedì invece si è recato dal suo commercialista, Paolo Trucco, chiedendogli di redigere una bozza di preliminare completamente diversa. Un accordo che ci avrebbe legato fino a settembre, senza alcun impegno sul proseguimento della stagione. Avremmo corso il rischio di trovarci con una squadra allestita dai suoi uomini, con costi decisi dalla nuova dirigenza, ma senza alcuna certezza sull’arrivo dei fondi necessari per finire il campionato. Avremmo rischiato di fare la fine dell’Albenga, secondo me".
Gramondo rincara la dose sulla questione economica, da sempre al centro del confronto: "Soldi che, evidentemente, non ci sono. L’accordo sul debito era chiaro: noi uscenti ci saremmo accollati il debito erariale e quel poco che restava verso i fornitori. Ruggieri avrebbe dovuto versare la sua parte di quote e, anche quando avesse avuto la liquidità, procedere alla ricapitalizzazione. Ma le garanzie in questo senso sono mancate".
E adesso? "Andremo avanti con le nostre forze", prosegue il presidente. "Ci iscriveremo alla Serie D e cercheremo di ripartire come potremo. È bene ricordare che questa estenuante trattativa ci ha impedito di valutare altre opportunità. Ruggieri? È stato una delusione anche sotto il profilo umano. È di origini calabresi e i calabresi che ho conosciuto sono sempre stati persone di parola".
Guardando alle scadenze imminenti, Fabrizio Gramondo rassicura: "Salderemo tutte le pendenze con il personale sportivo entro il 10 luglio per essere in regola con le liberatorie, e avevamo già accantonato i 50mila euro necessari per l’iscrizione. Se Ruggieri volesse fare un bel gesto, considerata anche la pubblicità che si è fatto sulla nostra pelle, e gliel’ho chiesto, potrebbe versare qualcosa per aiutarci a ripartire".
Infine, un pensiero alla squadra: "Ringrazio i ragazzi per tutto quello che hanno fatto nella scorsa stagione e per la pazienza che stanno dimostrando in questi giorni complicati".
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