"Mi sembra di aver perso una figlia”. Ha la voce che trema Dario Colombo, docente del liceo artistico Passoni, mentre ancora incredulo ricorda la studentessa ucraina Emilia Maidaska che ha perso la vita mentre attraversava la strada in corso Casale per recarsi a scuola.
Il ricordo commosso del prof
“Era una ragazza adorabile, dolcissima, ma davvero determinata”. Fuggita da Odessa e dalle bombe di Putin, è arrivata a Torino un anno e mezzo fa. “Insieme a lei abbiamo accolto altri tre ragazzi nel nostro liceo, sono arrivati subito dopo l'inizio della guerra”.
Emilia era arrivata da casa della madre, nelle campagne di Odessa, a Torino, a casa della zia che abita a Porta Palazzo. Dopo un primo periodo si è poi trasferita nella casa comunità di corso Casale.
In poco tempo aveva già imparato l'italiano
“Insieme all’altro referente dei ragazzi, il mio collega Danilo Zenobio, abbiamo deciso di metterla in class insieme a un’altra ragazza ucraina, arrivata poco dopo, Vlada. Sono diventate subito amiche. Arrivata a settembre, ad aprile sapeva già l’italiano da che non diceva neanche una parola. Ha imparato a disegnare, a dipingere e a modellare, a usare le mani. Si è innamorata di queste materie", ricorda il professore. "Aveva un dono ed era diventata la migliore della classe. Si era appena aperto un mondo per lei”.
I momenti con il suo adorato cagnolino
Attività semplici e quotidiane come andare a pranzo fuori o andare al Parco Europa per una passeggiata con il cagnolino erano momenti speciali per Emilia.
“Con la mia famiglia passavamo a prenderla la domenica per farle trascorre qualche momento di serenità e lei era felicissima. Spero lo sia sempre stata in quel periodo che ha vissuto qui”, ha detto ancora Dario Colombo. “La sua caratteristica era l’abbraccio, l’ho vista ancora ieri, mi ha abbracciato e mi ha chiesto quando organizzavamo un’altra domenica”.
"E' stata una notizia tremenda"
Per Dario ricevere la notizia è stato uno check. “È stato tremendo. Era una figlia per tutti”.
Quest’estate aveva ancora trascorso le vacanze con il padre che vive in Germania a Berlino. “Era rimasta molto contenta. E quando ha ricominciato scuola cambiando plesso, veniva sempre a salutare i suoi insegnanti insieme a Vlada. Quello che è accaduto sta mattina è davvero una notizia che ha sconvolto la nostra intera comunità”.
Un minuto di silenzio per ricordarla
Anche la dirigente scolastica, Antonella Accardi Benedettini, è rimasta senza parole quando ha saputo dell’accaduto. “Organizzeremo un minuto di silenzio, lunedì mattina alle 9.30, poi i ragazzi potranno ricordare Emilia con un pensiero”.
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