Dopo il tragico incidente che è costato la vita a Luigi Bernardini, l’operaio di 74 anni che ieri sera è stato travolto da un’automobile durante il suo lavoro come guardiano di cantiere sull’autostrada A12, i sindacati sono intervenuti nuovamente sul tema delle morti bianche.
“Ancora una volta siamo qui a piangere una persona, l'ennesima, morta per un incidente sul lavoro - scrive Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria -. A nulla valgono gli appelli a un giro di vite che lanciamo da tanto tempo. Eppure ogni incidente - e sono tanti, tantissimi - è il chiaro sintomo di una sicurezza che non c'è e che, mi duole dirlo, nemmeno viene cercata mettendo in campo più controlli, più ispezioni, più formazione. Quell'uomo, alla sua età, doveva essere da tempo a godersi la pensione, la sua famiglia e, se li aveva, i nipotini. Occorre anche fare un ragionamento su questo. Non è possibile che si debba lavorare fino alla morte, magari in cantiere come è successo ieri. Lasciamo lavorare le forze di Polizia e l'Ispettorato del lavoro per ricostruire cause e dinamica del tragico incidente avvenuto ieri sera in A12, tra Deiva Marina e Sestri Levante, ma al di là del caso specifico e anche in vista dell'apertura dei grandi cantieri del PNRR, il Governo deve prendere coscienza del fatto che la sicurezza sui luoghi di lavoro, dati alla mano, non funziona e prendere immediati e decisi provvedimenti”.
“Bisogna intervenire immediatamente per costituire anche nei cantieri autostradali gli RSL di sito, i rappresentanti della sicurezza dei lavoratori, che oggi mancano e sono fondamentali per monitorare la situazione e Intervenire dove ci siano violazioni. Ci vuole un impegno forte per arrivare a questo risultato” aggiunge Andrea Tafaria, segretario generale Filca Cisl Liguria.
“Siamo sgomenti ed attoniti per l’ennesima morte sul lavoro - dichiarano Luca Comiti, Cgil, Antonio Carro, Cisl e Marco Furletti, Uil -. Una tragedia assurda, morire di lavoro a 76 anni. Come sindacato ci stringiamo attorno alla famiglia di Luigi Bernardini. Chiediamo che la dinamica dell’incidente sia chiarita con precisione; nel contempo ci chiediamo come sia possibile a 76 anni continuare a lavorare. La sicurezza sul lavoro non è un costo e neanche un lusso, lo ha detto recentemente il nostro Presidente della Repubblica Mattarella; bisogna investire in sicurezza e potenziare i controlli nei cantieri, solo così si possono evitare gli incidenti e le morti sul lavoro”.
Le parole del capo dello Stato sono state riportate anche da Giovanni Toti a margine di una conferenza stampa: “Le morti sul lavoro sono una tragedia del nostro paese. Bisogna lavorare per ridurre quel carico di morte che non può essere un corollario della crescita e dello sviluppo. Si deve fare con controlli accurati, con la responsabilizzazione delle aziende e dei lavoratori stessi, anche con corsi di formazione professionale che la regione ha sempre messo a disposizione della forza lavoro per aumentare le skills e quindi diminuire il rischio di incidenti. Non c’è una formula magica, altrimenti non saremmo qui a parlarne, ma serve impegno e sensibilità per lavorare per ottenere dei risultati al più presto”.
Una netta condanna arriva anche dalle segreterie di Cgil Liguria e Uil Liguria: "Quello che è accaduto nella serata di ieri è di una gravità indescrivibile anche per chi, come noi, ogni giorno si trova a dover combattere una guerra ad armi impari contro un nemico che si chiama profitto. Tuttavia è necessario individuare le responsabilità di una tragedia che va ad alimentare, ancora una volta, la platea delle lavoratrici e dei lavoratori morti sul lavoro. È inaccettabile che un uomo di 76 anni fosse ancora in servizio presso un cantiere autostradale con il compito di rimuovere la segnaletica. Una rete di protezione istituzionale e sociale ha evidentemente fallito e le domande che il sindacato si pone sono tante. Le regole ci sono e vanno applicate. La sicurezza si fa con gli investimenti in strumenti e persone e soprattutto con la cultura. Chi resta fuori da questa logica deve essere perseguito. Diversamente si è corresponsabili. Occorre ricostruire la filiera di appalti e subappalti e dare dignità agli accordi sottoscritti con le Prefetture della Liguria con i quali avrebbe dovuto essere gestito ogni cambio di appalto. Chiediamo all’Assessore regionale alla Sanità Angelo Gratarola di dare finalmente seguito al tavolo operativo – Comitato Articolo 7, Legge 81 su Autostrade - per mettere mano alla Legge Regionale di dieci anni fa per il finanziamento della figura di RLS, ovvero dell’inserimento di un soggetto apposito che possa verificare gli adempimenti contrattuali e di legge per la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro in autostrada".
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