Ancora un’aggressione a danni di giovani, commessa da una baby gang. E’ la segnalazione di una mamma, stufa dopo l’ennesimo episodio che ha visto suo figlio malmenato e rapinato, vittima di un gruppo che terrorizza e rapina i ragazzi.
La lettera, inviata al nostro quotidiano, evidenzia una realtà sempre più complessa. Dove tra le vittime regna la rassegnazione e tra gli aggressori un diffuso senso di impunità:
“Sono la mamma di un ragazzo di 16 anni che, nella serata di ieri, recatosi in Piazza d'Armi a Torino con un amico, è stato accerchiato da 10 maghrebini, spintonato e derubato del portafogli, il tutto in un parco gremito di gente.
Purtroppo non è il primo episodio in cui lui o i suoi amici si sono trovati ad essere vittime.
La sera precedente in via Cavour vicino a Piazzale Valdo Fusi, un amico è stato bloccato da dietro e gli è stata strappata una collanina d'oro che aveva indosso. Circa 10 giorni fa, uscendo dalla Rinascente di Torino è stato pedinato da tre soggetti e derubato del sacchetto contenente un costume appena acquistato. Ancora 7 giorni prima ad un suo amico in Piazza Castello è stato pesantemente intimato di consegnare il proprio portafogli.
A questo punto, vista la frequenza con la quale stanno capitando siffatti episodi ed il riprodursi del medesimo modus operandi da parte di bande che agiscono a volto scoperto dimostrando un'assoluta sfrontatezza e assenza di timore per le conseguenze dei propri atti, sono a domandarmi, come cittadina e mamma, quali azioni si stiano mettendo in campo per prevenire siffatti reati, per debellarli onde tutelare le vittime di tali reati (spesso giovani e indifesi rispetto alla numerosità degli aggressori).
Oggi presenteremo denuncia ai Carabinieri di Beinasco per il fatto di ieri ma ritengo sia indispensabile che si intervenga prontamente affinché tali episodi di microcriminalità vengano definitivamente fermati.
Non intendo restare in silenzio in quanto non considero normale che i nostri ragazzi non possano passeggiare tranquilli senza il timore di diventare vittime di furti o di aggressioni ed è mia intenzione evidenziare ovunque mi sarà possibile questi deprecabili accadimenti. Ritengo infatti che denunciare, informare, allertare e diffondere la cosa possa aiutare i ragazzi a prestare massima attenzione e magari scoraggiare la sfrontatezza con cui tali bande intervengono indisturbate.
Al momento, nei casi a noi noti, si sono limitati a spintoni e aggressioni di più ridotta entità ma da mamma temo il giorno in cui decidendo di minacciare i malcapitati minorenni con armi o coltelli, non si debba poi piangere per un "delitto annunciato".
Torino ed i suoi cittadini non meritano questo trattamento, il turismo sta aumentando e non possiamo restituire questa immagine di degrado e assenza di sicurezza.
Ringraziando per l'attenzione, lascio il mio recapito telefonico per eventuali necessità".
Distinti Saluti, Sandra
Commenti