Il Nazionale

Cronaca | 24 luglio 2023, 16:30

Pra’, anche il Municipio si schiera: “La Rems lì dov’è non ci deve stare”

Approvata una mozione all’unanimità dal Consiglio Municipale. Intanto giovedì i residenti della zona di via Fedelini scendono in strada per protestare. Sabato mattina è previsto l’arrivo di Luca Delfino

Pra’, anche il Municipio si schiera: “La Rems lì dov’è non ci deve stare”

Mancano pochi giorni all’arrivo di Luca Delfino alla Rems di via Fedelini a Pra’. Il giorno preciso dovrebbe essere sabato, mentre giovedì pomeriggio, intorno alle 18,30, i residenti della zona manifesteranno davanti alla struttura, per ribadire un concetto molto chiaro: che lì, a cinque metri dalle case, una residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza non ci deve stare.

La tensione si è innalzata sia perché sta arrivando un ospite ‘poco desiderato’ sia perché, la scorsa settimana, una persona è scappata dal cancello principale, squarciando il velo sulle scarse misure di sicurezza di Villa Caterina.

Anche il Municipio VII Ponente prova a giocare le sue carte, politicamente parlando, e nei giorni scorsi è stata approvata all’unanimità una mozione in cui si invitano il presidente, Guido Barbazza, e la Giunta Municipale a farsi portavoce presso il Sindaco e la Giunta Comunale “affinché non si proceda con la destinazione del detenuto in oggetto alla Rems di Pra’, né di altri soggetti al pari pericolosi; si proceda urgentemente con la prevista necessaria riconversione a soggiorno per diversamente abili della Villa Caterina di Pra’”.

La così tanto contestata Rems, infatti, nacque come centro per la cura delle persone diversamente abili e fu successivamente riconvertita a causa dei lavori alla Rems di La Spezia. Poi, a La Spezia i lavori sono terminati, ma la Rems di Pra’ è ugualmente rimasta. Con tutti i problemi che crea. Non è il tema di Luca Delfino o meno. È che quella struttura così vicina alle case non ci deve stare.

La mozione approvata dal Consiglio Municipale del VII Ponente va esattamente in questa direzione. Nel testo si ricorda che “le Rems sono strutture sanitarie volte a superare i preesistenti ospedali psichiatrici giudiziari e deputate ad accogliere gli autori di reato affetti da disturbi mentali. Le stesse residenze sono strutture cui fare ricorso quando ogni misura diversa non è idonea ad assicurare cure adeguate e a fare fronte alla loro pericolosità sociale, il cui accertamento è effettuato sulla base delle qualità soggettive della persona”.

A Pra’ “è presente una Rems, presso Villa Caterina, sulle alture, destinata ad accogliere gli autori di reato di pertinenza ligure, tra l’altro realizzata nonostante il parere contrario del Municipio e dei cittadini. Da tale struttura, per la limitatezza dei sistemi di sicurezza, si sono verificate già numerose fughe di detenuti, che sono stati poi visti dai cittadini nei dintorni. La struttura si trova di fronte, a pochi metri, da un paio di case di civile abitazione e in una zona con elevata presenza residenziale. Era stata destinata provvisoriamente a Rems, in attesa del completamento della struttura, appositamente progettata, sita nello Spezzino, e ne era prevista la riconversione alla originaria funzione di soggiorno per diversamente abili nel 2018”.

Purtroppo, “la normativa vigente non prevede in capo allo Stato, come di contro previsto nel sistema carcerario, un servizio di controllo della sicurezza attraverso il Corpo di Polizia Penitenziaria, ma ciò avviene esclusivamente a carico delle strutture medesime”. Ecco perché la situazione è particolarmente delicata e i cittadini sperano ancora in un ultimo ripensamento su Delfino, oltre che auspicare che la Rems venga definitivamente dirottata altrove, in una zona dove ci sono migliori condizioni di sicurezza e, soprattutto, non ci sono case così vicine. Fu una scelta sbagliata sin dall’inizio, si continua a perseverare in questo errore.

Alberto Bruzzone

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