Il Nazionale

Cronaca | 20 luglio 2023, 19:41

Pra', la difficile convivenza tra i detenuti della Rems (che ospiterà Delfino) e le famiglie: "Viviamo nel terrore" (FOTO e VIDEO)

Minacce di morte, urla, atti osceni. I cittadini non ne possono più. "Pronti alle vie legali", e su Delfino: "Non è l'unico detenuto pericoloso"

Pra', la difficile convivenza tra i detenuti della Rems (che ospiterà Delfino) e le famiglie: "Viviamo nel terrore" (FOTO e VIDEO)

A meno di dieci metri dalla Rems di Pra', la struttura in cui a fine mese arriverà Luca Delfino e da dove la scorsa notte è evaso un detenuto, vivono una decina di famiglie, molte con bambini che, raccontano gli abitanti, quasi ogni giorno si trovano a tu per tu con i venti detenuti della struttura con cui non sono rari gli scambi verbali attraverso la rete. Scambi verbali conditi da minacce, atti osceni, insulti.



Uno di loro mi ha detto che mi avrebbe fatto uccidere da amici suoi di Torino, ho tre figli, il più grande ha 14 anni, che si sentono dire frasi irripetibili su sua madre”, racconta Fabio Frumento, uno dei promotori delle proteste dei residenti. “Assistiamo a rapporti sessuali tramite le inferriate, - aggiunge - assistiamo a video porno a tutto volume, a litigi tra loro e con il personale e a minacce di morte. Ogni tanto assistiamo a qualche fuga, ci barrichiamo in casa sperando di non trovarceli in giardino, perché è già successo anche questo”.

La Rems di Pra' si trova a villa Caterina ed esiste dal 2017. Le famiglie sono arrivate dopo, ma non per questo non ritengono di avere il diritto di vivere in serenità. “Quando sono arrivata avevo una bambina di tre anni, mi faceva piacere avere una struttura del genere - racconta Alessia Crescentiniperché c'era un po' di controllo da parte della polizia. Adesso i bambini sono due, la più grande ha 9 anni e il più piccolo 3. Con la bambina di 9 anni ho qualche problema perché non posso più mandarla a buttare la spazzatura che magari c'è qualcuno che dice parolacce o bestemmie”.

Da tempo gli abitanti cercano un'interlocuzione con la struttura, ma anche con le autorità. “Ho scritto più volte al sindaco, all'assessore alla sanità, a quello alla sicurezza, al questore. - racconta Maria Giovanna FresiuRisposte zero”.

In realtà, precisa poi Fresu, il questore, quando lo scorso anno si era verificato un boom di evasioni, aveva dato disposizione ai responsabili della struttura di metterla in sicurezza. È stata infatti alzata la recinzione, un altro provvedimento è stato quello di mettere una rete sul tetto dell'area della Rems in cui i detenuti possono uscire. Provvedimenti che per gli abitanti non bastano. “L'altro giorno un detenuto diceva che la stacca con i denti quella rete”, racconta Fresu.

In questo contesto, con un evaso in fuga, si attende l'arrivo di Luca Delfino, il killer di Antonella Multari che a fine mese lascerà il carcere di Spezia per entrare nella Rems di Pra', dove dovrà scontare sei anni. Gli abitanti sono comprensibilmente spaventati, ma non è Delfino l'unico detenuto pericoloso della struttura.

C'è lui che ci preoccupa, ma ci sono tanti altri che ci preoccupano allo stesso modo. Le persone che ci sono ora sono molto più pericolose di quelle che c'erano all'inizio”, racconta Crescentini.

Siamo spaventati, pensiamo di fare qualcosa a livello legale, non ne possiamo più, in famiglia vivo un clima brutto di preoccupazione, i ragazzi sono piccoli, ma cominciano a capire quello che succede”, conclude Frumento.

Francesco Li Noce

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