Abbiamo scritto ieri della messa in sicurezza della palazzina di via Pagliani, ennesima operazione contro l'occupazione abusiva degli edifici in città. Ma al di là delle cronache e degli interventi istituzionali, esiste un punto di vista diverso, ovvero quello di chi quegli edifici li abita e li occupa, spesso con mezzi di fortuna. Abbiamo intervistato uno di loro, originario del Marocco: per garantire il suo anonimato lo abbiamo ribattezzato con un nome di fantasia, Ahmed.
Come ha fatto a ritrovarsi nella palazzina di via Pagliani?
Mi sono trovato senza un posto dove andare a dormire: grazie all'aiuto di alcuni miei compaesani, anche loro marocchini, mi sono trovato là. Nel giro di due o tre mesi, sono arrivate le forze dell'ordine: il proprietario voleva riprendersi lo stabile. Mi hanno proposto di andare al dormitorio.
Lei prima stava nella palazzina di corso Casale (sgomberata a marzo ndr)?
Purtroppo sì. Sono andato in Comune, dagli assistenti sociali. Mi hanno detto "vai a cercare un affitto, noi ti paghiamo 8 mesi" Con questo foglio ho girato tutte le agenzie, nessuno mi voleva affittare una casa.
Lei aveva un contratto di lavoro regolare?
L'ultimo lavoro è stato un mese fa. Ho sempre lavorato, ma con contratti irregolari. Lavoravo un po' di tempo, poi stavo a casa, poi trovavo un altro lavoro. Ho chiesto al Comune: "trovatemi voi una casa", mi hanno risposto che la casa dovevo trovarmela da solo. Non sapevo dove andare e sono andato in corso Casale.
Quanto tempo è stato nella palazzina di Corso Casale?
Un mese, un mese e mezzo. Poi ci hanno sbattuto fuori e altri marocchini mi hanno indicato questa casa. Loro erano lì e allora sono andato anche io.
Ora ha trovato sistemazione al dormitorio?
Grazie alla Questura, mi hanno proposto di andare al dormitorio e si sono interessati per trovarmi una sistemazione, Ma visto che domani (oggi per chi legge ndr) parto per casa mia in Marocco, mi ospita una mia amica in Praia, per due o tre giorni potevo stare da lei.
Ma lei tornerà ad Asti, immagino.
Certo. Ho una famiglia qui.
Ha idee su dove andrà a vivere?
No, quando torno devo arrangiarmi. Dico la verità: o il dormitorio, oppure se trovo un'altra casa vuota, io entro, e quello che capita capita. Non rubo, non faccio nessun danno, non disturbo nessuno.
Lo afferma candidamente
Nessuno vuole invadere le case degli altri: ma non si può vivere mesi e anni per strada. Cerchiamo di aggiustarci. Perchè nessuno affitta? Perchè esistono un sacco di alloggi sfitti?
Qualcuno le ha chiesto un affitto per stare in via Pagliani?
Assolutamente no. Ho sentito questo discorso in passato. Sono balle. Nessuno chiede soldi a nessuno.
Com'era vivere in via Pagliani?
Io avevo il mio contatore, intestato a me. Ho chiamato l'Enel e mi hanno allacciato e le bollette arrivavano a me.
Quindi lei pagava le bollette regolarmente in uno stabile occupato?
Certo, certo, Avevo un contratto. Io sono entrato solo nello stabile. Se non ci crede glielo mando.
Quanti eravate nella palazzina?
Eravamo in otto. Tutti del Marocco. Ci conoscevamo tutti: se qualcuno aveva difficoltà abitative, uno lo diceva all'altro.
Ci sono state segnalazioni per spaccio di droga. Lei cosa ha visto?
Non voglio parlare troppo, ma la maggior parte di loro non faceva nulla di male. C'è chi faceva l'idraulico, chi lavorava in campagna. La maggior parte è gente che campa sudando le sue giornate di lavoro. Se c'è ne uno di quegli otto che spacciava, questo non lo so.
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