Il Nazionale

Cronaca | 03 luglio 2023, 18:11

Uccise un uomo con una freccia: i familiari della vittima si costituiscono parte civile contro il cittigliese Evaristo Scalco

Oggi a Genova la difesa ha presentato istanza di abbreviato: se accolta significherebbe lo sconto di un terzo della pena. L'artigiano della nostra provincia intanto si difende: «Non sono razzista». Il processo partirà a settembre

Uccise un uomo con una freccia: i familiari della vittima si costituiscono parte civile contro il cittigliese Evaristo Scalco

"Non sono razzista". Lo continua a ripetere anche ai suoi avvocati Evaristo Scalco, il maestro d'ascia di Cittiglio che la notte tra il primo e il 2 novembre scorsi ha ucciso con una freccia scagliata dal suo arco, Javier Miranda Romero in vico Mele, nel cuore dei vicoli di Genova.

Miranda Romero stava festeggiando con un amico la nascita del figlio, Scalco, che è accusato di omicidio volontario, forse innervosito per il baccano, si era affacciato alla finestra inveendo contro i due, poi all'improvviso aveva imbracciato l'arco e fatto partire la freccia colpendo l'uomo al fegato.

La parte preliminare del processo si è aperta oggi nel capoluogo ligure, gli avvocati di Scalco, Jacopo Pensa e Federico Papa, hanno presentato istanza di abbreviato, che se accolta vorrebbe dire sconto di un terzo della pena. Sarà però difficile, se non impossibile, questo perché perché venga accolta la richiesta di abbreviato dovrebbe cadere una delle due aggravanti contestate dalla pm Arianna Ciavattini, ovvero quella dei futili motivi; difficile insomma dimostrare che uccidere una persona perché sta arrecando un disturbo alla quiete pubblica possa non essere considerato un futile motivo. Scalco, che al momento si trova ai domiciliari, rischierebbe quindi l'ergastolo. L'altra aggravante contestata nei suoi confronti è quella dell'odio razziale perché secondo l'amico testimone, il maestro d'ascia avrebbe insultato Miranda Romero, aggiungendo l'epiteto 'Stranieri di merda'.

Nelle prossime ore è attesa la decisione del giudice sulla richiesta della difesa, a settembre si aprirà il processo in Corte d'Assise. Durante l'udienza di questa mattina si sono costituite parte civile la moglie, la figlia e una sorella di Javier Miranda Romero.

Francesco Li Noce da LaVocediGenova.it

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