“Non c’è alcun margine per riconoscere le attenuanti ad Alfredo Cospito”. E’ per questo motivo che il procuratore generale Francesco Saluzzo ha chiesto alla Corte d’Assise che venga confermato l’ergastolo per l’anarchico detenuto oggi sono carcere di Sassari, in regime di 41 bis. Non solo: per Cospito viene chiesto anche l’isolamento per 12 mesi.
Rigettate le accuse lanciate da Cospito
Saluzzo ha rigettato le accuse di Cospito, che aveva parlato di vendetta dello Stato. “La richiesta della pena non è mai semplice, nemmeno per l’accusa. C’è sempre una sofferenza umana, non giuridica. L’atteggiamento della procura generale non è di vendetta verso Cospito: lo Staro non si vendica nei confronti di nessuno e non ha preconcetti. Siamo chiamati a valutare i fatti” ha risposto il procuratore generale.
L’accusa ha quindi confermato la richiesta di ergastolo: “Non siamo qui per fare sconti: Cospito non merita nulla. Ho trovato improbabile la scelta di riconoscergli le attenuanti. Siamo qui per dire se questo reato è connotato da aspetti di lievità o è ordinario”.
"Non siamo qui per fare sconti"
“Vi abbiamo dimostrato che è un reato di particolare gravità, che solo per un caso non ha portato alle conseguenze che Cospito avrebbe voluto. Si voleva colpire a prescindere da tutto, a prescindere da chi avrebbe colpito. Cospito dice di voler uccidere, di volere dare un segnale e dare un colpo duro allo Stato”.
Chiesti 27 anni per Anna Beniamino
Per Anna Beniamino, ex compagna di Cospito, è stata chiesta una pena di 27 anni e un mese di reclusione. “Siamo in un processo politico per cui non vale la realtà dei fatti ma la potenza delle suggestioni, tanto più è abnorme e assiomatica l’accusa tanto è vanificata la difesa” ha detto l’esponente anarchica.
“Si continua a straparlare di stragi ma quella vera è quella compiuta sulla verità dei fatti: vi siete inventati capi anarchici, le associazioni funzionanti a singhiozzo e strutturate come scatole cinesi in cui non si capisce più neppure quali siano i contenitori e quali i contenuti” ha concluso Beniamino.
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