Il Nazionale

Cronaca | 13 giugno 2023, 07:40

Sicurezza in centro storico, le soluzioni dei commercianti: più agenti ma anche una maggior integrazione (Video)

Abbiamo ascoltato i titolari delle attività commerciali che negli ultimi giorni hanno subito furti. Tra le ricette proposte: un maggior presidio sociale, integrazione e agenti nelle ore serali

Sicurezza in centro storico, le soluzioni dei commercianti: più agenti ma anche una maggior integrazione (Video)

I fatti di cronaca degli ultimi giorni hanno riportato al centro della discussione cittadine la questione della sicurezza in città, in particolare modo nel centro storico.

Il dispiegamento di forze e agenti nei vicoli dimostra che il disagio e la delinquenza non si sconfigge in questo modo. Così facendo si gioca a guardie e ladri nel centro storico: dove si spostano o dove arrivano gli agenti non ci sono ladri e spacciatori e viceversa.

Tra le soluzioni più immediate che ci hanno suggerito i negozianti per evitare altri furti nei negozi e di avere la possibilità di abbassare la saracinesca. Il bonus affitti di cui usufruiscono diverse attività del centro storico prevede infatti l’obbligo di lasciare la vetrina accesa senza poter abbassare la saracinesca nell’orario di chiusura. Un modo per garantire un presidio, con le luci delle vetrine, anche nelle ore notturne ma, nei fatti, in alcune zone del centro storico, questa è diventata una possibilità per i ladri che possono entrare indisturbati nei negozi.

“È stato concesso a uno dei primi negozi che ho subito il furto di tenere la serranda abbassata nelle ore di chiusura - ci spiega una negoziante - Penso che la cosa più importante da fare sia avvisare tutti negozi che percepiscono il bonus e dar loro la possibilità di tenere la serranda abbassata. Sarebbe una misura cautelare abbastanza importante, un cosa che ancora, in realtà, non è stata fatta. In secondo luogo bisognerebbe aumentare il passaggio di ronde e di controllo perché nelle ultime settimane sono fortemente diminuiti”.

Sempre nell’immediato alcuni suggeriscono la presenza di più agenti.

“Sicuramente servono più controlli, molti di più perché adesso io ne vedo veramente pochi. So che il centro storico è difficile, io ci sono nata e me lo ricordo com’era: via della Maddalena era una meraviglia, via Fossatello uguale, via San Luca era più bella di via XX Settembre perché era veramente viva come via Pre’, via Gramsci.

Noi siamo pronti, possiamo fare qualsiasi cosa, il Comune so che è attivo però bisogna unire ancora di più le forze”. 

LE VOCI DI CHI HA SUBITO IL FURTO

Il primo furto con tanto di vetrina spaccata lanciando un tombino si è registrato in via di Fossatello lo scorso 1 giugno. Episodi simili anche in via Pre’ dall’occhialeria sociale e in piazza delle Erbe presso la pizzeria Rosetta. Siamo andati ad ascoltare alcuni dei protagonisti di queste vicende:

“Chiediamo sicuramente molto più controllo da parte delle autorità, della polizia e dei carabinieri - ci dice Laura Bergonzi del negozio di abbigliamento "Love Curvy” di via di Fossatello, il primo a ritrovarsi con la vetrina distrutta - Chiediamo di fare uno sforzo e di presidiare in una certa fascia di orario come anche la domenica, la domenica non passa nessuno. 

Nel nostro piccolo io e la mia socia abbiamo riqualificato la zona investendo in questa zona prendo un’attività. Per quanto riguarda le fasce notturne non è compito nostro, non possiamo fare più di tanto perché tenere su una vetrina non è un deterrente contro questi atti vandalici.

È inutile secondo me fare uno squadrone di 10 poliziotti alle 11 del mattino, è ovvio che non serve a niente”.

Andrea Piccardo di “Mielaus”, che ha subìto lo stesso furto con scasso in Maddalena lo scorso 5 giugno, suggerisce soluzioni che possano mettere in rete le diverse anime del centro storico per creare un vero e proprio presidio sociale utile a prevenire le attività illegali. Ci racconta le sue ragioni proprio davanti all’asilo della Maddalena che prende a esempio virtuoso di riqualificazione del quartiere:

“Siamo di fronte a un asilo che è stato costruito dopo che ci eravamo resi conto che in questo punto della Maddalena c’era uno dei più grandi centro di spaccio di cocaina e di eroina della città - dice Piccardo - Qua c’erano risse costantemente e quotidianamente, aver sostituito un centro di spaccio all’epoca della Marta Vincenzi con un’attività sana ha sanato moltissimo la situazione. 

È la seconda volta che in tre anni mi spaccano la vetrina e non sono l’unico che ha subito questo tipo di aggressione, altre attività hanno subito questa aggressione quindi è certo che la sicurezza non si fa con i pattuglioni e con gli agenti della polizia locale bardati come pinguini.

Ultima vittima della gang dei tombini la Locanda Spinola in vico Scienza. Qui il furto è avvenuto lo scorso 11 giugno e si respira ancora rabbia e frustrazione per l’ingiustizia subita: 

“Devono essere i giudici a non lasciarli andare già il giorno dopo - commenta Glenn Tafa - Spesso sono le stesse persone che ripetono gli stessi furti. È entrato ieri e già oggi era fuori. Non esiste che mi entri in casa, rubi e io ti devo vedere davanti a me il giorno dopo. Sono cose che non stanno né cielo né in terra, una roba così non si può fare.

Bisognerebbe dare dei lavori da fare a queste persone, delle dell’attività, non devono stare per forza in carcere ma devono integrarsi nella società. È inutile avere le forze dell’ordine h24”.

Marco Garibaldi

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