Un lungo e commosso applauso e il volo di centinaia di palloncini bianchi. Così è stata accolta l'uscita della bara di Giulia Tramontano dalla chiesa nella quale oggi pomeriggio sono stati celebrati i funerali, a Sant'Antimo in provincia di Napoli.
Per volontà della famiglia, i funerali sono stati celebrati in forma strettamente privata nella parrocchia di Santa Lucia. La cerimonia è stata presieduta dal vescovo di Aversa, monsignor Angelo Spinillo, e dal parroco don Salvatore Coviello.
Sui manifesti funebri è stato aggiunto anche il nome di Thiago, il bimbo che la ragazza portava in grembo, al settimo mese di gravidanza quando è stata uccisa a Senago, in provincia di Milano, dal fidanzato Alessandro Impagnatiello.
Ai lati dell'ingresso della chiesa sono stati posti i gonfaloni dei Comuni di Sant'Antimo e di Senago, le due città unite dalla tragica vicenda di Giulia, originaria del Napoletano e che da diverso tempo viveva nel Milanese. Sul sagrato anche un messaggio affidato a uno striscione: «L'amore non priva ma regala, protegge non uccide. Tutti uniti per Giulia e Thiago»
(Zca/Adnkronos)
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