Il giorno dopo quello che, a caldo, la sindaca di Trinità Ernesta Zucco aveva definito "disastro", lascia strascichi in termini di strade da pulire dal fango, conteggio dei danni civili, agricoli e industriali e avvio di ragionamenti utili ad evitare una esondazione come mai si era verificata a carico del torrente Mondalavia.
La cronaca: dalle prime ore del mattino di mercoledì 31 maggio il torrente Mondalavia, affluente di sinistra del Tanaro, ha riversato, a causa di una perturbazione che ha provocato pioggie eccezionalmente abbondanti - le stesse che hanno creato non pochi problemi al sedime ferroviario della linea tra Fossano e Mondovì, con la provvisoria chiusura della tratta - una quantità importante di acqua mista a fango nelle strade e nella piazze delle frazioni S. Giovanni Perucca e Molini di Trinità. Una situazione inedita anche per le memorie storiche di più lungo corso.
I vigili del fuoco volontari di Fossano e la Protezione Civile hanno lavorato per ore con le pompe alimentare dai gruppi elettrogeni per liberare cortili, case e capannoni dall'acqua.
Anche il comune di Sant'Albano è stato interessato, anche se in misura minore, con alcuni scantinati e capannoni allagati in frazione Dalmazzi.
Più a valle, alcuni cortili del territorio di Trinità e Bene Vagienna sono stati allagati dall'afflusso di acqua dai canali irrigui.
A bocce ferme, i dati pluviometrici giornalieri danno numeri piuttosto inconsueti, con 68 mm a Mondovì in 24 ore, 54 a Morozzo, 54 a Cuneo e 50 a Carrú. Su base mensile, il monregalese ha in media "accolto" 450 mm di pioggia da inizio maggio.
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