Tra un anno, di questi giorni, Saluzzo sarà chiamata al voto per eleggere un nuovo sindaco e rinnovare il Consiglio comunale.
Insieme alle elezioni amministrative ci saranno le europee, le regionali e, con buona probabilità, quelle provinciali con il ritorno all’elezione diretta del presidente e del Consiglio provinciale.
Una partita complessa, con vari incastri, cui la politica cittadina si avvicina non senza qualche affanno.
I partiti di centrodestra, dopo vent’anni, vorrebbero riconquistare il municipio ma i primi approcci dicono che l’incertezza resta, ad oggi, la cifra distintiva di una sfida che si prospetta quanto mai incerta.
Nei giorni scorsi Fratelli d’Italia aveva promosso un incontro con le delegazioni di Lega e Forza Italia, ma il summit è stato rinviato per l’indisponibilità di Forza Italia, partito che non ha ancora ufficializzato la designazione di un coordinatore cittadino.
È certa la nomina di Cesare Cavallo, sindaco di Rifreddo, a referente azzurro per il Saluzzese, ma il commissario provinciale, Franco Graglia, sta temporeggiando sul nome di un coordinatore cittadino per non urtare la suscettibilità dell’unico consigliere comunale forzista, Fulvio Bachiorrini, che in questi anni ha rappresentato il partito di Berlusconi a Palazzo di Città.
Alberto Anello, plenipotenziario del capogruppo regionale di FdI Paolo Bongioanni, rivendica – a nome del primo partito in città dopo le politiche del 25 settembre scorso - il diritto di indicare il nome del candidato sindaco.
La Lega, che conta oggi tre consiglieri a Palazzo di Città, porta al tavolo degli alleati il nome del capogruppo Domenico Andreis, che – a diversità del 2019 – questa volta sarebbe disponibile a candidarsi a sindaco a condizione però di essere supportato da una squadra di sua stretta fiducia.
Il centrodestra dovrà tenere conto, come sempre, di vari aspetti, non ultimo gli equilibri di coalizione nelle quattro “sorelle” della Granda, Saluzzo, Fossano, Alba e Bra in cui si andrà alle urne il prossimo anno.
Fossano resta indubitabilmente appannaggio della Lega, Alba di Forza Italia, mentre Bra e Saluzzo di Fratelli d’Italia: questo lo schema attuale sapendo che potrebbe essere suscettibile di variazioni legate alle altre partite che si disputano in contemporanea, regionali e provinciali.
Per tornare a Saluzzo, sul versante del centrosinistra civico tutto ancora tace, in attesa di capire chi riceverà l’investitura per raccogliere il testimone da Mauro Calderoni, giunto al termine del suo secondo mandato consecutivo.
I centristi di “Insieme si può”, dopo quattro consiliature a guida Pd, sembrano intenzionati a rivendicare il diritto ad esprimere nella prossima tornata un candidato sindaco di loro espressione.
Per ora si tratta di timide manovre, tutte sotto traccia, che vedono come protagonisti il presidente del Consiglio comunale Enrico Falda, il vicesindaco Franco Demaria e il capogruppo Paolo Battisti.
Il nome che va per la maggiore resta quello di Demaria, considerato quello in grado di attrarre i maggiori consensi e forte di una consolidata esperienza amministrativa, ma bisognerà fare i conti con le indicazioni di Calderoni in relazione anche al suo futuro percorso politico, orientato alla Regione.
Restano tuttavia in ballo i nomi di altri assessori, Francesca Neberti e Andrea Momberto, che se ne stanno però defilati in attesa di vedere come evolveranno gli eventi.
Il Terzo Polo, dopo l’euforia della percentuale a due cifre ottenuta alle ultime politiche, vive il disagio della separazione tra i due leader nazionali di Azione, Carlo Calenda, e Italia Viva, Matteo Renzi.
Per cui, ad oggi, non si registrano segnali da questo fronte, pur essendo saluzzesi i coordinatori provinciali, Andrea Vassallo (Azione) e Francesco Hellmann (Italia Viva). Quest’ultimo è attualmente assessore a Scarnafigi ma esercita l’attività forense con studio a Saluzzo.
Se dovessimo sintetizzare la situazione politico-amministrativa saluzzese potremmo dire, attingendo ad un gergo giuridico, che siamo alle schermaglie procedurali o poco più.
La partita vera, abbiamo ragione di ritenere, si comincerà a giocare in autunno, all’indomani del Settembre Saluzzese, quando i vari schieramenti hanno promesso di calare le carte.
Politica | 28 maggio 2023, 12:10
Saluzzo, il centrodestra lancia la sfida per il municipio ma fatica a trovare un “sindaco”
Nella maggioranza di centrosinistra tutto è ancora fermo. I civici “centristi” – dopo 20 anni a guida Pd – chiedono spazio. Prime schermaglie a carte per lo più coperte in attesa dei veri giochi che partiranno in autunno
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