Il Nazionale

Cronaca | 26 maggio 2023, 17:20

Ucraina: la storia di Iryna, un figlio al fronte e la speranza di tornare a casa

Iryna è una delle rifugiate ucraine ospitate a Quiliano. Partita tre settimane quando i bombardamenti russi sulla sua città si sono intensificati

Ucraina: la storia di Iryna, un figlio al fronte e la speranza di tornare a casa

Iryna è arrivata da poco all'ex casa di riposo di Quiliano. Da quando la Russia ha invaso l'Ucraina la struttura ospita alcuni rifugiati ucraini, per la maggior parte donne e bambini. 

E di Kamianets-Podilskyi una città a Sud-Ovest del Paese dove c'è uno splendido castello con con nove torri, costruito nel XVI secolo. Ha cercato di resistere poi, tre settimane fa la decisione di partire e di lasciare la sua città, con i bombardamenti russi che non davano tregua. «Ho un'amica che sta ad Altare - spiega Iryna - e così sono venuta qui. Ho viaggiato in autobus. I bombardamenti sulla mia città sono iniziati del 24 febbraio del 2022, in tutta la regione. Poi arrivavano ogni tanto, ma tre settimane fa sono ripresi in modo pesante. Non ci aspettavamo l'invasione dell'Ucraina. Fino all'ultimo pensavamo che la Russia lo dicesse solo per spaventarci. Ma poi è successo. Ringrazio gli italiani che ci hanno accolti e ci stanno aiutando».

A Kamianets-Podilskyi ha dovuto lasciare la sua attività, un negozio di abbigliamento ma soprattutto due figli, uno dei quali militare. «Volodymyr ha 22, è un militare ed ora è al fronte - dice Iryna che pensando a quel figlio non riesce a trattenere le lacrime - ma ci sentiamo sempre. Il più piccolo, Eduard è rimasto anche lui, ha 17 anni. Lo sento e la mia casa, per ora , non è stata distrutta dai bombardamenti. Qui mi trovo bene, sono stata accolta ma voglio tornare in Ucraina quando tutto questo finirà».

Mentre Iryna parla sulla porta compare Anastasia, una ragazza di 16 anni di Kharkiv, arrivata con il primo gruppo lo scorso febbraio quando la città era stata quasi rasa al suolo dai bombardamenti russi. La sua casa non c'è più e continua a studiare con le lezioni a distanza. Anche lei vuole tornare nella sua città e anche lei dice «quando tutto sarà finito».

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