«Ti metto in viva voce, sennò non credono che sia tu». Volto e voce sono di Elena Carraro. Ha appena prevalso nella competizione elettorale che la ha opposta a Nadia Rosa, sindaco uscente, alle comunali di Lonate Pozzolo. Oltre che a Modesto Verderio e Tiziano Bonini. Parla, Elena Carraro, fra l’ingresso del Municipio e il telefono.
«Ti metto in viva voce» significa collegare Matteo Salvini, che è all’altro capo, e i militanti di centrodestra che si sono assiepati all’ingresso del Comune. C’è euforia. C’è orgoglio leghista, perché la “punta di diamante” dello schieramento di centrodestra arriva da lì. Dalla Lega. Poco prima, fredda stretta di mano con Nadia Rosa, sindaco uscente e sconfitta, rappresentante di un progetto civico riconducibile al centrosinistra.
L’auspicio di Elena Carraro: collaborare. Il nuovo sindaco ha capitanato una coalizione di centrodestra classica, con partiti storici. Potenzialmente esposti al logorio provocato dalle liste civiche, spesso capaci, a livello locale, di attirare voti, simpatie e competenze. Guadagnando consenso nell’area di appartenenza. Ma il centrodestra, con formazione tradizionale, si è dimostrato vincente.
Lo ha sottolineato Andrea Cassani, segretario provinciale della Lega: «Qui vince una candidata sindaco della Lega. Si è lavorato. E la scelta è stata vincente. Niente candidature dall’alto, il territorio conta». A pochi passi, Giuseppe De Bernardi Martignoni, Fdi, consigliere regionale: «Vedo che la coalizione vince e, per noi, conta soprattutto questo: vincere. Sapendo, fra l’altro, che Fratelli d’Italia è trainante».
Nadia Rosa ci mette la faccia e incontra, fugacemente, l’avversaria. Pochi minuti dopo parla «…di una sconfitta inaspettata ma non cambio idea: penso che abbiamo fatto un buon lavoro. Chi arriverà adesso ne beneficerà. Buon lavoro. Collaborazione? Certo, glielo auguro, per il bene di Lonate Pozzolo. Ma niente sconti. Quello no».
Il commento di Modesto Verderio, che non ha replicato il risultato di cinque anni fa: «È andata così – chiosa - inscì». Laconico, con il piglio dell’osservatore che non smetterà di puntare lo sguardo. Tiziano Bonini (“I cittadini per i cittadini”), buon risultato a partire dalla “sua” Tornavento: «Siamo contenti. Abbiamo fatto i nostri complimenti ai vincitori, dovremmo avere due consiglieri, seppure in minoranza. Mica male, essendo alla prima esperienza».
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