Il Nazionale

Cronaca | 10 maggio 2023, 18:16

Un lungo silenzio e tantissime rose per l'ultimo saluto di Cislago ad Elisa: «Una tragedia senza perché»

In tantissimi oggi per l'addio alla giovane di 27 anni vittima di un incidente stradale a Boviso Masciago. Il parroco: «È impossibile non chiedersi perché ci venga chiesto questo terribile distacco da una figlia, da una sorella, da una nipote, un’amica, una fidanzata»

Un lungo silenzio e tantissime rose per l'ultimo saluto di Cislago ad Elisa: «Una tragedia senza perché»

Un silenzio irreale in parrocchia e nella piazza ha accompagnato oggi, martedì 10 maggio, l’ultimo saluto della comunità di Cislago a Elisa Mazzucchelli, la ragazza di 27 anni che si è spenta domenica dopo aver lottato all’ospedale Niguarda dove era ricoverata da giovedì notte in seguito a un incidente mentre si trovava in moto con il fidanzato (leggi QUI).

E’ successo dopo mezzanotte lungo la Monza-Saronno all’altezza di Bovisio. La moto su cui la ragazza viaggiava con il coetaneo a cui era legata dall’ultimo anno di scuola (all’Itas di Limbiate) si è scontrata con una vettura che procedeva della stessa direzione. L’impatto è stato violento ed Elisa è stata sbalzata dalla moto. E’ stata subito soccorsa a portata all’ospedale Niguarda, dove nonostante i tentativi dei medici si è spenta domenica.

Oggi la chiesa non è riuscita ad ospitare tutti i presenti: attorno alla famiglia dai genitori alla sorella si sono stretti gli amici di sempre, i conoscenti e tanti concittadini. «La dipartita di Elisa è stata dura e violenta – ha detto il parroco, don Maurizio Restelli, durante l’omelia in un silenzio irreale che ha avvolto la chiesa per l’intero funerale – è impossibile non chiedersi perché ci venga chiesto questo terribile distacco da una figlia, da una sorella, da una nipote, un’amica, una fidanzata».

Il sacerdote ha ricordato le parole dei genitori, da mamma Amelia, che sottolineava come Elisa in casa fosse il sole per la sua vivacità, al padre affranto che aveva ricordato come fosse il momento di un funerale invece che di un matrimonio.

«La vita di Elisa è importante per il Signore come per noi – ha concluso il celebrante prima di leggere un intensa poesia – L’ultimo suo gesto d’amore è stata la donazione degli organi che permetterà a tanti uomini e donne di superare la propria sofferenza».

All’uscita del feretro tutti i presenti, tra cui il sindaco Stefano Calegari, si sono raccolti intorno alla famiglia tra le tante rose: quelle rosa antico della corona delle nonne, quelle bianche e rosa lasciate dagli amici sulla bara prima dell’inizio del funerale e quelle rosse di un grande cuscino a forma di cuore.

da ilSaronno.it

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