Un inno alla genovesità e un'occasione per consegnare le onorificenze ai grandi concittadini che hanno reso celebre Genova nel mondo: con questo principio si sono svolte le celebrazioni per la quinta edizione della Festa della bandiera, che ha visto riunirsi una grande folla di cittadini e turisti per assistere agli eventi in programma.
Se nelle piazze si respirava aria di festa, con l'intrattenimento musicale e i costumi d'epoca, è nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, gremita di persone, che si sono svolte le consegne delle onorificenze ai genovesi che si sono distinti nel mondo.
"Sono molto contento, è un grande successo e sono felice sia stato manifestato così pubblicamente" è il commento del sindaco Marco Bucci. "Noi genovesi dobbiamo essere orgogliosi della nostra bandiera, della nostra tradizione, è il segnale che vogliamo mandare al mondo: la capacità di fare le cose bene".
Presente anche il viceministro Edoardo Rixi: "Sono felice che il comune abbia deciso di celebrare la nostra bandiera, che nasce a Genova ed è giusto ricordarlo e ricordare queste tradizioni, farle conoscere, con l’auspicio di essere capaci e audaci come i nostri avi".
L'occasione è stata anche quella di consegnare il Grifo d'Oro al Policlinico San Martino. Commenta il presidente della Regione Giovanni Toti: "È significativo che in questa edizione 2023 della festa della Bandiera il Grifo d'Oro, la massima onorificenza genovese, vada al Policlinico San Martino, un fiore all'occhiello della nostra sanità: un premio che riconosce il costante impegno di tanti professionisti nell'assistenza a generazioni di genovesi e liguri, oltre a simboleggiare la nostra riconoscenza per il lavoro degli operatori sanitari di tutta la Liguria. Spesso si parla solo in termini negativi della sanità, quando in realtà è un patrimonio fondamentale della nostra comunità, e di questo bisogna essere orgogliosi". Insieme all'assessore regionale alla Sanità e al sindaco di Genova, il presidente ha consegnato il Grifo d'Oro 2023 all'Ospedale Policlinico San Martino di Genova; a ritirare il premio, il direttore generale Marco Damonte Prioli.
"Anche quest'anno il 23 aprile ricordiamo un simbolo antico, il vessillo di San Giorgio, che ha un profondo valore per la storia di Genova e della Liguria. La storia spesso sembra non lasciare nulla al caso: in primavera a Genova si festeggiano nel giro di pochi giorni la festa della bandiera di San Giorgio, simbolo del nostro passato, la Liberazione e il 2 giugno, simboli della nostra democrazia, poi San Giovanni il 24 giugno, simbolo delle nostre radici cristiane. Probabilmente il fatto che Genova si sia liberata da sola nell'aprile del 1945 è anche dovuto al senso di libertà e indipendenza che in Liguria si sono costruite nel corso dei secoli. Il senso profondo di questa bandiera di San Giorgio, del resto, è che rappresenta la storia di questa città, una città che tanto ha dato alla storia d'Italia: non si tratta di una semplice rievocazione storica, perché tramite è l'esempio del passato che possiamo costruire il futuro".
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