Un trionfo di gente, di colori, di "normalità". O quantomento di uguaglianza. E' questo l'effetto più forte e immediato della prima edizione del Disability Pride: la manifestazione che ha fatto sfilare nel cuore del capoluogo piemontese l'orgoglio di chi convive con una disabilità.
Bandiere di tutti i colori, cartelli, ironia (e autoironia). Bandiere dell'associazionismo, dei Radicali, addirittura dei No Tav, che in un corteo non mancano mai. Partita da Piazza Carlo Felice, la sfilata ha seguito l'asse di via Roma per arrivare in piazza Castello. Tra i partecipanti, anche il sindaco, Stefano Lo Russo, l'assessore comunale ai Diritti, Jacopo Rosatelli, consiglieri come Silvio Viale e Giuseppe Iannò, in carrozzina. Proprio il primo cittadino ha ribadito come il tema vada oltre le divisioni e i colori della politica: "E' un tema trasversale, che deve stare a cuore a tutti. Dobbiamo sensibilizzare le persone sul tema dei diritti, della mobilità, dell'accessibilità e in generale dei servizi".
Il disability pride è stato promosso dalla sezione torinese dell'Associazione Luca Coscioni, in collaborazione con 17 organizzazioni locali.
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