Mastini, un amore senza confini. Nell'ennesimo tutto esaurito dell'Acinque Ice Arena di ieri sera per gara 2 (leggi QUI), c'era anche Matteo, varesino trapiantato in Polonia, in questi giorni a Varese per le vacanze pasquali.
Riabbracciare i gialloneri, il palaghiaccio, la sua atmosfera e i connotati di una passione mai sopita lo ha spinto a scriverci, per comunicarci le sue emozioni. Le stesse che stanno spingendo una città intera.
Eccole:
Buongiorno redazione di Varese Noi, mi chiamo Matteo e sono un varesino di 39 anni. Per scelta di vita mi sono trasferito a Cracovia, dopo aver fatto l'Erasmus nel 2007 e mi occupo di IT.
Normalmente durante le vacanze torno sempre a Varese e non perdo mai occasione per andare a seguire la mia amata pallacanestro della quale ho sempre avuto l'abbonamento, e dove sarò sabato sera. Da qualche giorno sono tornato in città a fare visita ai miei parenti ed amici e con questi ultimi abbiamo deciso di partecipare alla gara di ieri sera dei Mastini Varese e sono rimasto colpito dal clima che si respira sugli spalti, lo stesso che percepivo da bambino e ragazzo quando ancora ero a Varese. Questo ritorno delle passione dopo tanti anni in città mi fa piacere perché l’hockey purtroppo è uno sport che non ha una risonanza come il basket ed il calcio. E’ difficile seguire l'hockey italiano dall'estero, anche se grazie alla web radio e ai vostri articoli e foto, qualche partita sono riuscito ad ascoltarla.
Ieri sera è stata una partita piena di emozioni dalla prima volta nel nuovo palaghiaccio allo spettacolo della curva, per finire con una vittoria netta. È stata davvero un’emozione unica, mi sembra di aver ritrovato lo spirito di una grande famiglia che prima era sopito e che finalmente si è risvegliato.
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