Il Nazionale

Cronaca | 06 aprile 2023, 11:37

Soldano sotto choc per la tragedia di Patrizia, uccisa dal rottweiler del fratello

Il cane l’ha aggredita appena uscito dalla gabbia in cui era chiuso

Soldano sotto choc per la tragedia di Patrizia, uccisa dal rottweiler del fratello

La piccola comunità di Soldano si è risvegliata questa mattina sotto shock per la tragedia di strada Fullavin. Patrizia La Marca, 53 anni, è morta mercoledì sera al Santa Corona per le ferite riportate a seguito all’aggressione da parte del rottweiler del fratello, e tra dolore e sconcerto si fanno strada anche molti interrogativi cui i carabinieri stanno tentando di rispondere.

La cruda dinamica dei fatti ha sconvolto i tanti che conoscevano la famiglia della donna tra Ventimiglia e Soldano ed è ancora al vaglio dei militari, che stanno cercando di ricostruire cosa sia accaduto esattamente. Che cosa ha provocato l’aggressione da parte del cane, se la donna era solita andare nella tenuta del fratello per prendersene cura? Che cosa è successo nei minuti immediatamente precedenti e successivi all’aggressione?

La ricostruzione dei fatti è complicata dal fatto che nella tenuta non era presente nessun altro a eccezione di La Marca, ma secondo quanto ipotizzato sinora, all’arrivo della donna il rottweiler era chiuso in una gabbia. Quando la 53enne l’ha aperta per farlo uscire, come era solita fare quando il fratello era assente, le si sarebbe scagliato contro gettandola a terra e poi mordendola. 

A chiamare i soccorsi sono stati i vicini di casa, che hanno sentito le urla. Quando i carabinieri sono arrivati sul posto insieme con gli operatori del 118 sono stati costretti a esplodere un colpo di pistola contro il cane per consentire ai soccorritori di intervenire e recuperare la donna ferita.

La Marca è stata subito trasferita in ospedale con l'elisoccorso 'Grifo', ma le sue condizioni sono apparse da subito gravissime. Qualche ora dopo la notizia della morte. Il cane, nel frattempo, è stato portato negli ambulatori della clinica veterinaria di Asl1, dove è monitorato. Non è in pericolo di vita e, non appena sarà possibile, verrà affidato una struttura di recupero. Esclusa categoricamente l’ipotesi della soppressione, ma sarà sottoposto ad accertamenti e valutazioni da parte di esperti cinofili.

Pietro Zampedroni

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